Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in conferenza stampa, ha affermato che la liberazione dei quattro prigionieri passerà nei libri di storia, aggiungendo che Israele riporterà a casa tutte le persone rapite, in un modo o nell'altro.

Questo sabato, quattro degli israeliani rapiti il 7 ottobre sono stati liberati in mattinata in un'operazione nel centro della Striscia di Gaza, condotta da agenti dello Yamam e dello Shin Bet che, simultaneamente, hanno fatto irruzione in due edifici nel cuore di Nuseirat.

Noa Argamani (26 anni), Almog Meir Jan (21), Andrey Kozlov (27) e Shlomi Ziv (40) i nomi delle persone liberate che erano state rapite mentre partecipavano al rave party, vicino al kibbutz di Re'im.

Il portavoce delle forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto che un ufficiale dello Yamam è stato gravemente ferito durante l'operazione ed è deceduto dopo esser stato portato in un ospedale israeliano.

Nel corso dell'operazione, nell'area sono stati effettuati pesanti bombardamenti aerei per oltre due ore, ovviamente indiscriminati, che il morale esercito israeliano ha descritto come condotti contro postazioni di Hamas.

Fonti giornalistiche hanno riferito che, durante i bombardamenti, mezzi militari sono penetrati improvvisamente nelle aree a est e nord-ovest del campo di Nuseirat, attaccandone vaste aree. Mezzi israeliani sono penetrati anche all'altezza del ponte sul Wadi Gaza sulla Salah al-Din Road e hanno allargato il raggio dell'incursione a est di Deir al-Balah e nei campi di Bureij e al-Maghazi. Numerosi droni volavano sopra il campo di Nuseirat e aprivano il fuoco su chiunque si muovesse in strada.

Alla fine secondo le autorità di Gaza gli attacchi, che hanno preso di mira in particolare il campo di Nuseirat, hanno causato l'ennesimo massacro, con un bilancio di 210 morti e più di 400 feriti. 

Fonti mediche hanno fatto sapere che i morti e i feriti sono stati trasferiti all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa, che si trova in una situazione catastrofica, a causa della sua incapacità di poter prestare soccorso a un numero così elevato di vittime. Fonti mediche hanno affermato che le ambulanze disponibili non sono in grado di rispondere a tutte le richieste di soccorso per recuperare i feriti.

A seguito della carneficina perpetrata dalle forze israeliane per la liberazione dei quattro prigionieri, il presidente dell'Autorità Palestinese,  Mahmoud Abbas, ha incaricato il proprio inviato alle Nazioni Unite di richiedere una sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza per discutere dell'ennesimo spargimento di sangue.

Secondo il sito di informazione Axios, che ha citato un funzionario dell'amministrazione Biden, Gli Stati Uniti hanno contribuito alla liberazione dei quattro prigionieri.

Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha dichiarato che gli Stati Uniti plaudono al lavoro delle forze israeliane per il salvataggio dei quattro prigionieri nell'area di Nuseirat.

Sullivan ha detto anche che l'accettazione della proposta di cessate il fuoco garantirebbe il rilascio di tutti i restanti prigionieri.

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato sabato che Israele non può imporre le sue scelte al movimento, e non accetterà alcun accordo che non garantisca innanzitutto la sicurezza del popolo palestinese.