Solo un cessate il fuoco a Gaza,  seguito dei colloqui previsti questa settimana (giovedì in Qatar o in Egitto), potrebbe essere l'unico modo per evitare una rappresaglia dell'Iran contro Israele in risposta all'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran.

È quanto riporta la Reuters, in una sua esclusiva, riferendo le dichiarazioni di tre alti funzionari iraniani.

L'Iran ha promesso una dura risposta all'assassinio di Haniyeh a Teheran, attribuito (da tutti) a Israele, anche se Tel Aviv non ha confermato né negato il proprio coinvolgimento, come accaduto in passato per altri omicidi compiuti da Israele in Iran.

Le stesse fonti  iraniane minacciano un attacco diretto se, invece, i colloqui dovessero fallire o se vi fosse un ritardo nei negoziati. La posizione espressa dall'Iran sarebbe condivisa anche dal movimento libanese Hezbollah.

Reuters ha tentato di verificare la notizia con il ministero degli esteri iraniano ed il corpo delle guardie rivoluzionarie, che però non hanno finora dato né conferma né smentita in relazione al contenuto. Nessuna risposta al riguardo neppure dall'ufficio del primo ministro israeliano e dal Dipartimento di Stato USA.

La notizia sarà però un invito per la delegazione israeliana ad aggiungere ulteriori diktat a quelli che avrebbe già presentato. È ormai chiaro da tempo quali siano i piani di Israele.

Tra l'altro ad ulteriore conferma del grado di delinquenza dello Stato ebraico, Haaretz ha confermato quanto già Al Jazeera aveva denunciato circa un mese fa.

A Gaza, l'IDF sta utilizzando civili palestinesi come scudi umani, costringendoli ad entrare nei tunnel e nelle case in cui i militari temono la presenza di trappole esplosive. Una pratica che sarebbe comune e regolarmente utilizzata dalle truppe israeliane che operano nella Striscia.

Secondo chi legge, questo avrà una qualche conseguenza pratica nei confronti di Israele tra i leader politici del cosiddetto occidente democratico, finora complici dell'apartheid e del genocidio da parte dello Stato ebraico nei confronti del popolo palestinese?