I dati economici della Eurozona sostengono un "sentiment" molto positivo che sta accompagnando il cammino della ripresa. I contagi scendono parallelamente all'avanzare delle campagne vaccinali. E così l'euro si rafforza sul dollaro.

E questo significa maggiori consumi e domanda più robusta, uno scenario diventa promettente per l'euro che potrebbe indurre la BCE ad annunciare presto misure per diminuire gradualmente il suo programma di acquisti all’interno dei titoli del debito dei Paesi Ue. Forse già dal prossimo meeting del 10 giugno.

Una eventualità che sosterrebbe i tassi europei, e accompagnerebbe un rafforzamento anche dell’euro rispetto al dollaro.

Bisogna però sottolineare che se anche, o prima della stessa Ue, la FED dovesse cominciare a pensare ad una riduzione, anche graduale, degli stimoli di politica monetaria, lo scenario potrebbe capovolgersi.