Il ministero della Sanità di Gaza ha detto che il numero delle vittime arrivate all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nel centro della Striscia è arrivato a 23, ma potrebbe aumentare.

Quei morti appartengono ai civili palestinesi che cercando di fuggire da Gaza City si sono fatti strada lungo la via al-Rasheed, un corridoio che l'esercito israeliano ha designato in passato per il viaggio sicuro degli sfollati.

Nonostante sventolassero bandiere bianche, sono stati oggetto del fuoco da parte di veicoli dell'esercito israeliano, che secondo quanto da loro riferito ad Al Jazeera ha provocato morti e feriti. A seguito di ciò le persone sono poi fuggite di nuovo verso Gaza City, dove da giorni infuriano i combattimenti, in particolare nel quartiere di Zeitoun.

Le famiglie che fuggivano hanno detto di aver deciso di lasciare Gaza City a causa della mancanza di cibo e di aiuti umanitari.

"Siamo usciti a causa della fame. Il prezzo di un sacco di farina è di 3.000 shekel (circa 825 dollari) e non abbiamo soldi", ha detto un uomo che faceva parte del gruppo. "Non sappiamo dove andare, siamo stanchi… Israele prende di mira tutti, anche gli animali non sono stati risparmiati. La situazione è molto difficile, non abbiamo parole da dire. Ho un figlio di cui da 38 giorni non conosco la sorte", ha detto un'altra persona all'emittente qatariota.

Al Jazeera ha reso noto di aver ottenuto video esclusivi di decine di palestinesi che questa mattina hanno tentato di fuggire da Gaza City verso sud e di essere stati attaccati dall'esercito israeliano. 

Già da settimane Israele aveva dichiarato che il nord della Striscia di Gaza era ormai stato liberato dalla presenza delle milizie palestinesi.



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