Le dediche, quelle dolci, fanno bene al cuore e alla mente.  Era l'82° minuto quando Antonio Candreva, dopo essere entrato in campo da pochi minuti, ha segnato il gol che ha portato l'Inter sul 2-0 contro il Bologna.

Un gol atteso da ben 38 giornate, contrassegnate dai tifosi prima con la perplessità, poi con i malumori, e in seguito le ingiurie.

Per questo l'esultanza di Candreva, dopo il gol, non poteva non essere incontenibile. Ma quello che ha più stupito e fatto emozionare è stato il modo in cui l'esultanza è stata espressa, con la dedica alla compagna in attesa di un figlio.

È vero... niente di nuovo sotto il sole, perché lo abbiamo già visto fare. Ma questo non è certo un motivo per non continuare ad emozionarsi per un gesto che ci fa ricordare che il calcio non è una guerra tra squadre e tifoserie, ma un gioco che dovrebbe divertire chi lo pratica e chi lo segue, in primo luogo i bambini.