Mercoledì mattina la Squadra mobile di Roma ha effettuato nella capitale alcuni arresti per l'operazione titolata "Pianeta Italia". 

In tutto erano sette le persone nei confronti delle quali erano state  emesse misure cautelari, di cui una ai domiciliari, mentre una persona è stata denunciata con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

Tra gli arrestati anche un nome noto, quello di Sergio De Gregorio, ex senatore della Repubblica passato dall'Italia dei Valori di Di Pietro al Pdl di Silvio Berlusconi, accusato insieme a altri indagati di estorsioni e riciclaggio nei confronti di due bar romani, uno nel quartiere Trieste e l'altro nel quartiere Ludovisi.

Le indagini sono durate circa due anni - riporta una nota della Polizia -  e hanno svelato casi di estorsione ai danni di due bar romani e il reimpiego di oltre 470mila euro all'interno di società legate agli indagati, il cui punto di riferimento era proprio l'ex senatore De Gregorio, attorno al quale ruotavano le dinamiche criminali del gruppo.

È stata la denuncia di un'estorsione da 80mila euro, fatta nell'aprile 2016 dal gestore di un bar di Via Chiana, a Roma, a dare inizio alle indagini. 

Attraverso i riscontri effettuati con le intercettazioni telefoniche ed ambientali, la visione delle telecamere di videosorveglianza e le dichiarazioni rese dalle parti, gli investigatori hanno potuto ricostruire la dinamica dell'estorsione, realizzata con una serie di minacce, tra cui quella di far apporre i sigilli al locale.

Contestualmente all'esecuzione delle ordinanze restrittive, è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo delle quote sociali, dei conti correnti e del complesso aziendale dei beni facenti parte del patrimonio aziendale di alcune società; sono inoltre stati sequestrati circa 480 mila euro.