Nuovo tributo di sangue, questo venerdì, alla lotta per l'affermazione dei diritti del popolo palestinese. Sono sette i palestinesi uccisi dai militari israeliani durante le proteste lungo il confine della Striscia di Gaza.

Gli israeliani hanno detto che i manifestanti, circa 14mila persone, hanno "lanciato pietre, ordigni esplosivi, bombe incendiarie e granate" verso i loro soldati schierati, oltre la recinzione, lungo il confine.

Questi I nomi delle vittime, comunicati dal portavoce del Ministero della Salute palestinese a Gaza, Ashraf Al-Qudra: Ahmad Ibrahim Zaki al-Taweel (27 anni) di Nusseirat, Mohammed Abdelhafeez Yousef Isma'il (29 anni) di Bureij, Tamer Riad Abu Armanah (27 anni) di Rafah, Mahmoud Afifi (32 anni) di Gaza, Ahmad Ahmad Abdullah Abu Na'im, Hamada Abbas e Abdullah Barham Sulaiman Al-Daghma (25 anni) di Abasan Al-Jadida.

Al-Qudra ha poi aggiunto che sono stati 252 i palestinesi feriti durante gli scontri, di cui 140 mostravano ferite di arma da fuoco.

Secondo fonti della Striscia di Gaza, tra i feriti vi sarebbe anche Hamas Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas, a causa dell'inalazione dei gas lacrimogeni.

La manifestazione odierna, a cui hanno partecipato migliaia di palestinesi, si va ad aggiungere a quelle precedenti in relazione alla "Grande marcia del ritorno", iniziata il 30 marzo scorso ed il cui bilancio è di circa 200 palestinesi uccisi ed oltre 22mila feriti.