In vista della tregua che dovrebbe iniziare  giovedì, Israele ha intensificato gli attacchi della guerra che sta conducendo non contro Hamas, ma contro i civili palestinesi a Gaza... oltre che in Cisgiordania.

Sono decine i morti uccisi nelle ultime ore nei bombardamenti nei pressi dell'ospedale Kamal Adwan,  l'unico nella parte settentrionale della Striscia di Gaza che era in grado di prestare soccorso, ma che adesso ha completamente esaurito il carburante che alimentava i generatori, rendendo pertanto impossibile la fornitura di ossigeno e l'utilizzo di macchine salva-vita.

Il direttore dell'ospedale, Ahmed al-Kahlout, ha dichiarato ad Al Jazeera che finora sono più di 60 le vittime accertate e circa un migliaio i feriti. Ma il numero delle vittime è in continuo aumento.

La tregua concordata, grazie alla mediazione del Qatar, durerà quattro giorni a partire da giovedì. Tre dei 38 membri del gabinetto di guerra israeliano si sono rifiutati di votarla: il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir e altri due membri del suo partito.

L'accordo prevede il rilascio da parte di Hamas di almeno 50 donne e bambini nell'arco di un cessate il fuoco che durerà quattro giorni. Per ogni 10 ostaggi aggiuntivi rilasciati, la pausa sarà prolungata di un giorno, senza menzionare in cambio il rilascio dei prigionieri palestinesi, secondo quanto dichiarato da Tel Aviv e in base a quanto confermato anche dal mediatore qatariota, la tregua potrebbe pertanto estendersi oltre ai quattro giorni comunicati.

In una nota di ieri sera, Tel Aviv ha fatto sapere che "il governo israeliano è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi e  ha approvato l’accordo proposto come prima tappa per raggiungere questo obiettivo".

Sul fronte opposto, Hamas ha confermato che 50 tra donne e bambini detenuti nella Striscia sarebbero stati liberati in cambio del rilascio da parte di Israele di 150 donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, aggiungendo che Israele fermerà anche tutte le azioni militari su Gaza e che centinaia di camion che trasportano aiuti umanitari, medici e carburante saranno autorizzati a entrare nell'enclave.

Non è chiaro se la tregua riguarderà anche la Cisgiordania dove dal 7 ottobre sono stati uccisi circa 200 palestinesi e dove, ogni giorno che passa, si intensificano attacchi e distruzioni da Hebron a Jenin da parte dell'IDF e dei cosiddetti coloni israeliani, terroristi armati direttamente da Ben Gvir che compiono nella più totale impunità atti criminali di qualsiasi genere, fino agli omicidi.




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