Anche la scossa di terremoto registrata questo venerdì a Pozzuoli è da imputare al bradisismo in atto nell'area flegrea.

L'evento, di magnitudo 1.8 della scala Richter,  si è manifestato alle 5:11  ad una profondità di 2.800 metri circa, preceduto da un forte boato.  L'ultimo evento superiore a magnitudo 1 era stato registrato una settimana fa, con epicentro il Mediterraneo.

Risale circa ad un mese fa la ripresa dell'attività sismica  nell'area della Solfatara, nei Campi Flegrei, a ovest della città di Napoli) a una profondità di circa 2,7 km.

Queste, nell'occasione, furono  le dichiarazioni rilasciate da Francesca Bianco, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'INGV: "L'attività vulcanica dei Campi Flegrei è costantemente monitorata dalle reti di monitoraggio dell'Osservatorio Vesuviano, in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile. I parametri geofisici e geochimici analizzati indicano il perdurare dei trend registrati nei mesi precedenti. Allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che una eventuale futura variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità".