Santa Maria Capua Vetere (Caserta) – (Ernesto Genoni) - Il Maresciallo Alfonso Bolognesi, è l’uomo, la vittima innocente, il personaggio del libro dell’Avv. Gaetano Crisileo, difensore eccelso anche del lungo processo subìto dal milite, iniziato nel lontano 2008.
Alfonso Bolognesi abbiamo deciso di incontrarlo, nello studio di Crisileo, in Santa Maria Capua Vetere, dopo la prima presentazione del libro di circa un mese fa, svoltasi nella super gremita sala Carlo III del Grand Hotel Vanvitelli di Caserta, come non mai.
Lui una persona gentile d’altri tempi, attento ed empatico. Da cui traspare un misto di bisogno di rassicurazioni e un dolore ancora struggente. Un uomo che ha sofferto, per 14 anni, con la sua famiglia, moglie e due figli, lo stigma dirompente di una condanna giudiziaria, scoperta poi, alla fine di tutto, infondata. Questo errore non doveva capitare proprio a lui, uomo schietto, buono di sentimenti, e un maresciallo scrupoloso ed attento che, ci ha raccontato di non aver mai torto un capello a nessuno, nemmeno quando forse ci sarebbe voluto davvero, rispettando in primo luogo le persone anche se colpevoli o solo sospettate di aver commesso un reato, curandosi di affidarle alla giustizia. Fin da piccolissimo, - ci ha raccontato con un sorriso sulle labbra - la sua massima aspirazione era quella fare il maresciallo dei Carabinieri, e “guardie e ladri” era il suo gioco preferito. Ma l’esperienza che ho vissuto di recente - ha aggiunto poi - mi ha raffreddato completamente.
Bolognesi dopo il rientro in servizio, dopo quelli che sarebbero stati i suoi ultimi due mesi di lavoro, è stato congedato con il grado di Luogotenente, e così in pensione dal 4 febbraio scorso. “Purtroppo – ci ha confessato con gli occhi da cui traspariva tutto il suo dolore ancora vivo - rivivo quei tristi momenti, l’arresto a casa mia di notte, ancora con molta amarezza. Ricordo che subito dopi i primi due giorni vissuti in isolamento, il 28 ottobre 2008, la notizia del mio arresto rimbalzava da una testata ad un’altra, da una tv ad un’altra. Titoli a nove colonne e foto insieme a persone indagate.
Il mio personale calvario insieme a quello dei miei familiari, - sulla bocca di tutti - un calvario di ben 14 anni, che l’ ho trascorso nel buio più profondo. Un buio morale intriso delle mie incertezze, a cui non riuscivo a dare una risposta. La mia forza è stata la mia innocenza, la Fede e il supporto professionale ed umano ricevuto generosamente dall’Avv. Gaetano Crisileo, al quale sono legato da tempo con un affetto leale e sincero.
Dopo i primi 4 giorni di carcere militare, subito dopo il fermo iniziale, fui, in quelle prime ore assalito da mille pensieri. Mi ripetevo all’infinito: “che sta succedendo? che ho fatto? e leggendo il provvedimento subìto avrei voluto parlare con qualche autorità. Ma tutto mi sembrava inutile. Ero convinto di essere da solo. E avevo una grossa rabbia dentro. Eppure negli anni che ho operato a Pinetamare ho portato a compimento 600 arresti.
All’atto della scarcerazione ritornai a Pontecagnano, a casa mia, non godevo di un sano equilibrio psichico, e l’agitazione era sempre forte. Avevo voglia sempre di affacciarmi al balcone, la scusa era per una boccata d’aria fresca, ma vicino a me, come degli angeli custodi, c’era sempre qualche mio parente, ero sempre con qualcuno quando era affacciato al balcone, non mi lasciavano da solo nemmeno un minuto, dai mie occhi traspariva una forte agitazione, un senso di oppressione indescrivibile, poi presi consapevolezza che avrei potuto commettere un gesto insano. Ma non fu così per grazia di Dio.
Mi sentivo di vivere una tragedia devastante, ci ha confessato Bolognesi. Ma in tutto questo sono sempre portato a pensare che gli errori subìti, sono stati errori fatti in buona fede a tutti i livelli. E poi, i recenti viaggi con l’Avv. Crisileo a Medjugorje e in Terra Santa, al quale non finirò mai di dire grazie con tutto il mio cuore, mi hanno dato una forza immensa, la forza di sopportare e di perdonare con spirito cristiano.
Una ulteriore presentazione del libro, a grande richiesta, mercoledì 8 marzo prossimo al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni con inizio alle ore 9.00.