Il garante della privacy irlandese ha multato META, la società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, per 1,2 miliardi di euro per aver violato il regolamento sulla protezione dei dati (GDPR) dell'Unione Europea, concedendo all'azienda cinque mesi per interrompere il trasferimento dei dati degli utenti agli Stati Uniti. Si tratta della più alta sanzione mai inflitta in Europa per una violazione della privacy online.

La decisione è stata presa dopo un'indagine durata tre anni sul modo in cui META ha trasferito i dati personali dei suoi utenti dall'Ue agli usa. Secondo il garante irlandese, META non avrebbe fornito informazioni sufficienti e trasparenti ai suoi utenti sulle modalità e le finalità di tale trasferimento, avvenuto senza neppure aver ottenuto il loro consenso esplicito.

META ha dichiarato di non essere d'accordo con la decisione e di voler fare ricorso. La società sostiene di aver cooperato con l'indagine e di aver apportato dei cambiamenti alle sue pratiche per adeguarsi al GDPR. Inoltre, afferma di rispettare gli standard internazionali sulla protezione dei dati e di garantire un livello adeguato di sicurezza ai suoi utenti.

Meta ha dichiarato in un comunicato che presenterà ricorso contro la sentenza, inclusa la "multa ingiustificata e non necessaria che" costituisce un pericoloso precedente per innumerevoli altre società, aggiungendo  di attendersi che un nuovo accordo per facilitare il trasferimento sicuro dei dati personali dei cittadini dell'UE negli Stati Uniti venga pienamente attuato prima di dover sospendere i trasferimenti.

"Senza la possibilità di trasferire dati oltre confine, Internet rischia di essere suddiviso in silos nazionali e regionali", ha affermato Meta, paventando anche di non escludere la possibilità di dover sospendere i propri servizi in Europa.