In ritardo di una settimana, rispetto alle previsioni, questo lunedì è arrivato il nuovo attacco missilistico della Russia su tutto il territorio ucraino, l'ottavo, che ancora una volta ha avuto come obiettivo principale le strutture di produzione e distribuzione di energia.

Secondo il presidente Zelensky, dei 70 missili da crociera lanciati dalla Russia il ​​5 dicembre, almeno 60 sarebbero stati abbattuti dalla contraerea e dall'aeronautica di Kiev. 

Questo, però, non ha impedito che  un impianto di distribuzione nei pressi della capitale venisse colpito lasciando senza corrente elettrica circa il 40% dei residenti nell'oblast di Kiev.

I missili russi  hanno colpito anche strutture energetiche negli oblast di Vinnytsia, Ucraina centrale, Odessa nel sud e Sumy nel nord.

Nel corso dell'attacco, frammenti di un missile sono stati trovati vicino alla città di Briceni, nel nord della Moldavia, secondo quanto riferiscono i media locali. Non è la prima volta che accade. Alla fine di ottobre, frammenti furono trovati nel villaggio di Naslavcea dopo che le difese aeree ucraine avevano intercettato un missile russo.

Durante questo nuovo attacco, i missili russi avrebbero anche colpito degli edifici nell'oblast di Zaporizhzhia, causandone la distruzione e la morte di almeno due persone, secondo il vicecapo dell'ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko.

In precedenza, la Russia aveva lamentato un attacco ucraino negli aeroporti militari di  Dyagilevo e Engels negli oblast di Saratov e Ryazan, che avrebbe causato la morte di tre militari e il ferimento di altri quattro.