“A quella l’hanno tritata. Quella non la troveranno mai. L’hanno buttata nell’immondizia”.
La voce corre da un capo all’altro del telefono, intercettata per caso dai carabinieri nel corso di un’operazione antidroga. A parlare è un seminarista, che si confida con il proprio padre spirituale di allora. “Era tutto un giro… droga, soldi, sesso e altre questioni… sai che alla fine ci rimettono sempre i più deboli. Poi quando la cosa si è ingigantita… i più furbi. Poi è successo che in qualche modo la cosa cominciava a scottare perché lei ha visto e ha sentito. Per questo l’hanno annientata. Perché ci sarebbero andati di mezzo i preti”.
Commenta così il seminarista nella telefonata che, pertanto, sembra dare credito alla prima pista seguita dagli inquirenti, quella che puntava i riflettori sull’ambiente in cui Sonia lavorava e che ruotava intorno alla scuola di teologia di Montemorcino, che però aveva condotto in un nulla di fatto.
Lo stesso risultato a cui era arrivata anche la pista più battuta, quella che ha visto come unico imputato l’ex fidanzato Umberto Bindella, assolto in via definitiva per non aver commesso il fatto nel 2019.