La storia musicale ha proposto paradigmi, che rimangono scolpiti nel tempo: grazie al potere delle sonorità il genere umano ha imparato a socializzare ed a progredire in tutti gli altri settori della sua esistenza. Il carattere sempre più raffinato delle melodie ha spinto specialmente nei secoli XVIII e XIX il ceto borghese, che le concepiva come un’opportunità di affermazione sociale, ad istituire la “musica da salotto”: si tratta di una produzione volutamente compiuta per essere interpretata nei salotti europei dell’Ottocento ed agli inizi del Novecento fino alla prima guerra mondiale. La musica da salotto ricorse anche all’attività della trascrizione, che permise di saggiare la letteratura musicale in toto, spaziando dalla musica sinfonica a quella operistica.
Ad ispirarsi, riesumando un così rilevante patrimonio musicale, è stato il “Salotto Calderazzo A. & Family”, che mediante il programma “Raffy Music Project” ha presentato il concerto dal titolo “Volti di donna”, un salotto musicale e culturale in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne. La performance ha visto come protagoniste il soprano Raffaela Riga, il mezzosoprano Pamela Ragazzini ed il soprano Cinzia Montanaro, accompagnate al pianoforte da Nicolò Anzivino.
A spiegare l’iniziativa “Raffy Music Project” è stata l’ideatrice Raffaela Riga: “Nasce da un’idea, dalla lettura di un libro, che una cara persona mi ha donato nell’aprile dello scorso anno. Avendolo letto nell’estate di quell’anno, cominciò l’attività della metabolizzazione fantasiosa mirante alla realizzazione in azione. – ha spiegato – Questa è la storia di alcune donne uniche: musiciste geniali, compositrici innovative, interpreti sublimi, ossia donne originali, capaci di emergere in un mondo, che avrebbe fatto volentieri a meno di loro, che le ha considerate inadatte, sfrontate, scandalose, incapaci.
Di volta in volta si è fatto appello alla morale comune o a una presunta superiorità biologica, che concedeva il talento di produrre buona musica solo agli uomini”. A suffragare il loro insuperabile talento, sono state le esecuzioni da un repertorio considerevole: infatti, dalle “Nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart Cinzia Montanaro ha interpretato “Porgi amor”; da “Tancredi” di Gioacchino Rossini Pamela Ragazzini ha cantato “Di tanti palpiti”; da “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini Raffaela Riga ha interpretato “O mio babbino caro”; da “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart “Vedrai, carino” (Cinzia Montanaro), il tutto grazie all’accompagnamento al pianoforte del talentuoso Nicolò Anzivino, il quale si è esibito da solista nell’opera 120, andante dalla sonata in la maggiore, di Franz Schubert.
Egli nella seconda parte ha realizzato le sonorità rispettivamente dal “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini “Una voce poco fa” (Pamela Ragazzini); da “Turandot” di Giacomo Puccini “Tu che di gel sei cinta” (Raffaela Riga); da “I Capuleti e I Montecchi” di Vincenzo Bellini “Deh tu, bell’anima” (Cinzia Montanaro); da “Carmen” di Georges Bizet “Habanera” (Pamela Ragazzini); da “La Bohème” di Giacomo Puccini “Quando men vo” (Raffaela Riga). L’unicità della manifestazione ha riscosso notevole successo da parte di un pubblico intervenuto solo ad invito.
Entusiasta per il buon esito, Raffaela Riga ha spiegato la finalità di “Volti di donna”, legata alla festa della donna, commemorando le conquiste politiche sociali ed economiche del genere femminile, volendo dare la loro visione della donna, quella secondo i loro occhi e volti, mediante aspetti diversi dell’universo muliebre, che attraverso la musica hanno interpretato le arie con grande perizia ed entusiasmo.