La Lazio batte l'Empoli e con Tudor è tornata in corsa per la Champions
All'Olimpico la Lazio batte 2-0 l'Empoli nel lunch match della 36ª giornata e tiene vivo il sogno che si chiama Champions League, ma nel frattempo blinda aritmeticamente la qualificazione almeno alla Conference. Senza Luis Alberto, fuori per scelta tecnica e per un amore che è palesemente finito, Igor Tudor centra la quinta vittoria in campionato da quando allena i biancocelesti e ora tifa per il pari in Atalanta-Roma, che consentirebbe ai suoi di crederci davvero.
Su calcio d'angolo, ultima azione della prima frazione di gara, che Patric sblocca il risultato: cross teso di Zaccagni, zampata del difensore alle spalle di Caputo e doccia fredda per Nicola. Tudor rientra negli spogliatoi in vantaggio per 1-0. A cinque dal novantesimo, ancora Mandas in cattedra: l'ellenico vola a negare la rete di Shpendi sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Proprio quando l'Empoli sembra rendersi pericoloso, ecco il gol dell'ex: Vecino firma la sesta rete nel suo campionato e mette in ghiaccio il recupero.
Serie A, Torino e Genoa ribaltano Verona e Sassuolo: i finali
HELLAS VERONA-TORINO - Il Torino sbanca il Bentegodi, sul campo dell'Hellas Verona risultato finale di 1-2. A metà del secondo tempo il Verona passa in vantaggio con Swiderski, che sembra poter avviare la festa. I gialloblù però mancano il colpo del raddoppio e si vedono puniti in maniera forte: al 77' il debuttante Savva, classe 2005, firma il pareggio prima del sorpasso del minuto 83. Lo realizza Pellegri, aiutato anche dal legno nel siglare l'1-2. Nel finale avrebbe pareggiato il Verona con Henry, il cui gol di testa però viene annullato per fallo in attacco. E per il centravanti oltre il danno, la beffa, visto che è stato anche espulso a tempo scaduto per proteste.
GENOA-SASSUOLO - Il Genoa ribalta il Sassuolo al Ferraris battendo i neroverdi 2-1. In avvio di partita avrebbe potuto passare in vantaggio il Genoa, con un colpo di testa ravvicinato di Thorsby annullato però dall'intervento del VAR che segnala un fallo di mano e annulla la rete dell'1-0 rossoblù. Alla mezz'ora altro intervento dalla cabina della video-assistenza, a segnalare stavolta una mancata chiamata dell'arbitro Mariani su un intervento di De Winter in area su Lauriente. Dagli undici metri va Pinamonti, che segna il gol dell'ex spiazzando Martinez e fa 0-1 per gli emiliani. Nella ripresa il Genoa però entra con un altro piglio e ribalta la gara grazie ai gol di Milan Badelj al 56' e all'autogol di Marash Kulbulla al 63'. Il croato trova il pari sugli sviluppi di un calcio d'angolo, arrivando ad appoggiare la sfera in rete sul secondo palo dopo la spizzata di Thorsby. Il gol vittoria invece arriva da una percussione sulla destra di Ekuban, che crossa cercando Retegui, l'italiano arriva tardi e non tocca, ma trae in inganno l'avversario, che nella corsa spedisce il pallone alle spalle di Consigli e sigla il 2-1 definitivo.
Disastro Calzona, peggior media punti degli ultimi 15 anni tra campionato e Champions: il dato
Continua il disastroso rendimento del Napoli campione d'Italia, che ieri ha ceduto il passo in casa per 0-2 contro il Bologna, a sua volta invece rivelazione della stagione. Sconfitta numero 11 per gli azzurro, attualmente ottavi posto attuale e con il rischio di vedersi scavalcati già nel corso di questo turno.
Una stagione maledetta, quella del Napoli, in cui si sono succeduti tre allenatori. E i maggiori problemi sembrano essere arrivati con l'ultimo inquilino della panchina azzurra, quel Francesco Calzona richiamato alla base da contemporaneo ct della Slovacchia con il compito di rimettere le pecore nell'ovile, lui che già a Napoli tanto aveva fatto bene nel ruolo di vice allenatore.
Osservando l'andamento di Calzona, a due soli turni dalla fine dei giochi in Serie A, si può dire come l'effetto sia rimasto solo e soltanto sulla carta. Calzona ha condotto gli azzurri a 3 vittorie, 7 pareggi e quattro sconfitte tra campionato e Champions League. Un cammino che lo rende l'allenatore dalla minor media punti negli ultimi 15 anni, appena 1.14 a partita. Non solo dietro a mostri sacri come Sarri, Spalletti o Benitez o a chi comunque ha declinato i problemi su tonalità decisamente superiori (Gattuso ha 1.89, Ancelotti 1.82), ma anche peggio per esempio di Garcia e Mazzarri all'interno di questa stessa annata. Mesi che sia Calzona che il Napoli, verosimilmente, vorranno cancellare dalla memoria.
Brutta Juve, la Champions può attendere: 1-1 con la Salernitana
La Juve spreca un altro match point per blindare aritmeticamente la qualificazione alla prossima Champions League. Nella 36.ma giornata di Serie A la squadra di Allegri non va infatti oltre l’1-1 contro la già retrocessa Salernitana e resta in attesa del risultato di Atalanta-Roma. All’Allianz Stadium nel primo tempo un tiro di Vlahovic si stampa sulla traversa, poi Pierozzi (27′) sblocca il match di testa e un sinistro Cambiaso centra il palo. Nella ripresa la Juve reagisce, aumenta i giri e dopo una traversa di Miretti pareggia i conti nel recupero con Rabiot (92′). Nel finale poi Basic si divora il colpo del ko.