E meno male che in Russia non siamo andati. È vero, tutto deve ancora essere deciso, ma le sorprese in negativo delle favorite se non alla vittoria, ma almeno a disputare la finale, fanno quasi tirare un sospiro di sollievo al pensiero di aver potuto evitare l'ennesima figuraccia per la nazionale di calcio italiana.

L'Argentina di Messi che pareggia con l'Islanda, il Brasile di Neymar che pareggia con la Svizzera, la Germania sconfitta dal Messico... senza dimenticare l'Uruguay di Cavani e Suarez che è riuscito solo allo scadere a vincere sull'Egitto che però non aveva schierato Mohamed Salah, perché infortunato.

Per Capello, intervistato dall'Ansa, quello visto finora è stato un Mondiale noioso perché «si è visto un calcio lento, con la condizione fisica generale non certo ottimale.

Con il possesso palla ricercato continuamente, la sfera torna spesso all'indietro. Non si va verso la porta avversaria e quindi il possesso palla diventa fuffa. E' un modo di giocare rinunciatario.

Si hanno poche idee, con i centrocampisti che danno palla all'indietro ogni volta che la recuperano. A deludermi più di tutti è stato il Brasile.»

Ma se Neymar e Messi non hanno brillato, Cristiano Ronaldo ha rispettato, oltre l'impensabile, il ruolo di top player, quasi pareggiando da solo la sfida che vedeva impegnato il suo Portogallo contro la Spagna con tre gol, di cui una punizione capolavoro a due minuti dal 90esimo.

Ma in fondo siamo solo alle partite inaugurali e, oltretutto, le sorprese rendono meno noioso qualsiasi sport. In fonldo, c'è un motivo in più per seguire questo mondiale: che le big continuino a fare brutta figura... una piccola consolazione per il fatto di non esserci.