Riassumiamo la vicenda: una nave di una ONG tedesca recupera in mare 625 profughi e immediatamente nasce uno scontro tra Italia e Malta sul porto dove questi debbano essere sbarcati.

La guerra è tra due principi contrapposti, quello del porto vicino più sicuro (Malta) e quello del paese che ha coordinato le operazioni (l'Italia).

Il balletto tra le varie interpretazioni finisce inesorabilmente nel tritacarne della politica dove le opposte fazioni tirano, stirano e interpretano le norme (farraginose e velleitarie già per loro conto) a seconda delle loro ideologie e simpatie.

In questo, l'ormai insediato Ministro dell'Interno Salvini, furbescamente, vede l'opportunità per far nascere un caso che abbia una tale risonanza da coinvolgere obbligatoriamente le cancellerie europee, per cui chiude i porti italiani all'Acquarius.

Solo che resta l'unico uomo nero (mentre Malta, stranamente scompare dalla scena) e la sinistra si ritrova costretta a dover fronteggiare il fatto che così, in poche ore Salvini è riuscito in quello in cui loro negli anni precedenti avevano clamorosamente fallito, cioè portare finalmente il ruolo dell'Italia, nel capitolo immigrazione, a livello internazionale, ma soprattutto europeo costringendo Germania, Francia, Spagna e qualche altro a doversi occupare del problema aldilà delle vuote e inutili frasette di circostanza che in questi anni si sono sentite.

Per parare il colpo, che rafforza il declino post elettorale del PD e della sua coalizione la sinistra non trova di meglio che rispolverare nientemeno che il "fascismo"!

Il resto è noto, ma pare che non sia altrettanto noto, che per il viaggio verso la Spagna, la "fascista" Italia, affianca all'Acquarius due unità della sua Marina, con il compito di ripartire i 625 tra le tre imbarcazioni onde alleviare i loro disagi, e continuando e rifornire l'Acquarius di tutto quanto necessario. Come passa sotto silenzio, che, nei medesimi giorni, oltre 2000 migranti, recuperati da navi ITALIANE, vengono tranquillamente sbarcati in porti italiani, nella disattenzione generale.

Ma ormai il vaso è rotto, il termine "fascista", che pareva finalmente destinato all'oblio, in mancanza d'altro viene riesumato e dilaga sui media e sui social, complice l'apertura del nuovo fronte salviniano, quello dei Rom (ma questa è un'altra storia che merita una trattazione separata) vedendo in questo accomunate in maniera singolare, le sinistre e l'odiata Israele.

Se non è commedia questa!