Proprio come si vedeva nei vecchi film di spionaggio degli anni '60, nonostante adesso viviamo al tempo di Internet, del dark web, dei proxy, delle vlan... e chi più ne ha più ne metta.
Un capitano della marina italiana e un diplomatico russo sono stati colti in flagrante in un atto di spionaggio vecchio stampo, con il primo che che consegnava dei documenti ricevendo in cambio del denaro dal secondo. L'italiano è un capitano di fregata, mentre il russo è un ufficiale dell'esercito accreditato presso l'ambasciata russa a Roma.
Entrambi sono stati accusati di gravi crimini legati allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato.
Il ministero degli Esteri italiano ha convocato l'ambasciatore russo Sergey Razov. L'agenzia di stampa russa RIA ha riportato una dichiarazione dell'ambasciata russa, in cui si fa sapere che l'incidente non influenzerà le relazioni bilaterali.
Quanto è accaduto, però, non è una novità. Incidenti simili si sono registrati nei mesi scorsi in altri Paesi europei. La Bulgaria ha espulso funzionari russi con l'accusa di spionaggio a marzo, mentre i Paesi Bassi lo hanno fatto a dicembre.
Gli arresti sono stati ordinati dalla Procura di Roma a seguito di una indagine svolta dall'intelligence italiana, l'Agenzia Informazioni Sicurezza Interna, con il supporto dello Stato Maggiore della Difesa, mentre sono stati eseguiti dai Carabinieri del Ros.
Mentre il capitano della marina è stato arrestato, il militare russo è per il momento solo in stato di fermo. La sua posizione deve essere valutata in considerazione del suo status diplomatico. Non è stato finora comunicato dove sia avvenuto lo scambio di documenti e denaro e neppure l'identità delle persone fermate.
Aggiornamento.
Si chiama Walter Biot il capitano di Fregata arrestato e prestava servizio presso lo Stato maggiore della Difesa. Secondo quanto riportano le agenzie, per il passaggio dei documenti avrebbe intascato 5mila euro.
Così ha commentato l'accaduto il ministro degli Esteri Di Maio:
"In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese".
Mosca, a quanto deciso dal nostro governo, ha reagito, con una dichiarazione del ministero degli Esteri, annunciando "possibili passi, in relazione alla situazione non adeguata al livello delle relazioni bilaterali, saranno annunciati in seguito".