Di seguito, le decisioni del Consiglio europeo conclusosi a Bruxelles nella tarda serata di giovedì 15 dicembre, illustrate in conferenza stampa dal presidente Charles Michel, con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, a cui ha partecipato anche, a nome della presidenza semestrale, il premier ceco Petr Fiala.

Ucraina. Il Consiglio ha dato il via libera all'aiuto macrofinanziario da 18 miliardi di euro per il 2023, su cui in un primo momento la Polonia si era opposta.

Inoltre, il Consiglio europeo ha accolto con favore la decisione di aumentare le risorse del “Fondo per la Pace” (European Peace Facility) che ha finanziato finora il sostegno militare degli Stati membri all'Ucraina.

Approvazione unanime anche per il nono pacchetto di sanzioni contro la Russia.


Relazioni transatlantiche e risposta all'Inflation Reduction Act americano
. Per rispondere al "buy American" dell'Inflation Reduction Act di Biden, il Consiglio ha dato mandato alla Commissione di presentare entro il mese prossimo delle proposte per mobilitare strumenti che sostengano la competitività delle imprese europee nei confronti della concorrenza globale, nei settori strategici e in particolare in quello della "clean-tech". 

Area Schengen. La discussione ha riguardato la mancata adesione di Bulgaria e Romania all'area di libera circolazione, a causa di un veto austriaco e in parte anche olandese, mentre l'8 dicembre era stato dato il via libera alla Croazia. Della questione se ne occuperà un Consiglio europeo programmato ad hoc per il 9 e 10 febbraio. 
 

Difesa. Accelerazione per l'attuazione di appalti congiunti nel settore della difesa. 


Energia. Il Consiglio europeo ha dato un mandato ai ministri dell'Energia affinché concludano il loro ultimo Consiglio dell'anno di lunedì 19 dicembre, "concretizzando" l'accordo sul "meccanismo di correzione" del prezzo del gas nelle contrattazioni sul mercato olandese in modo da definire un prezzo massimo accettabile per il tetto (comunque sotto i 200 euro), e contestualmente approvino anche i regolamenti sulla piattaforma di acquisti congiunti, sulla solidarietà fra gli Stati membri in caso di crisi delle forniture e sull'accelerazione delle procedure di autorizzazione degli impianti per le rinnovabili.