Le telecamere di “Quotidiano Nazionale” si sono immerse nelle sale operative delle società del Gruppo FS, catturando la quotidianità di donne e uomini che gestiscono con maestria il complesso traffico ferroviario italiano. Un mondo affascinante e spesso ignorato, in cui l’ombra soffusa delle sale controllo rappresenta il cuore nevralgico della rete ferroviaria.


Gruppo FS: dietro le quinte della rete ferroviaria

L’immensità della rete ferroviaria italiana, con le sue infrastrutture, treni e forza umana, sfugge all’immaginazione del pendolare o del viaggiatore occasionale. Dietro a ogni percorso, pianificato o imprevisto, anche dietro al più piccolo guasto, si cela una catena di lavoro e impegno sostenuta da decine di professionisti di RFI e Trenitalia, leader dei Poli Infrastrutture e Passeggeri del Gruppo FS. È sorprendente pensare che da ogni angolo del mondo, ingegneri ed esperti giungono ogni anno per studiare la linea Alta Velocità, che attraversa città come Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Questo viaggio non solo offre insegnamenti pratici ma suscita meraviglia nei visitatori provenienti dai quattro angoli del pianeta. E i numeri del Gruppo FS parlano chiaro: ogni giorno, su quasi 17.000 chilometri attraverso il complesso territorio italiano, più di cinque milioni di cittadini viaggiano a bordo di circa diecimila treni. Le stazioni principali vedono un afflusso continuo di convogli che raggiungono velocità di 300 chilometri orari, con momenti in cui si registrano tre, quattro o cinque partenze o arrivi al minuto. 


Le sale operative del Gruppo FS: i cuori pulsanti del sistema

Questo intricato meccanismo si basa sull’operato di migliaia di professionisti, dai capistazione ai macchinisti, che lavorano incessantemente per garantire efficienza e sicurezza. Per comprendere appieno il lavoro dei professionisti, è essenziale esplorare le sale operative del Gruppo FS, i veri centri nevralgici del traffico ferroviario. In tutta Italia, 15 sale e una Sala Operativa Nazionale di Trenitalia lavorano 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. L’atmosfera all’interno richiama i ponti di comando delle astronavi cinematografiche, con ombre soffuse illuminate da decine di schermi e tabelloni. Le leve e i controlli elettromeccanici di un tempo sono stati sostituiti dalle tastiere dei computer, evidenziando la continua evoluzione tecnologica. Di fronte alle plance di controllo, si stagliano volti eterogenei: l’esperienza segna i più anziani, mentre i volti più giovani, sulla trentina, portano con sé una fresca prospettiva. Il silenzio della sala è interrotto solo dal suono dei telefoni, simbolo dell’attività incessante dietro le quinte del sistema ferroviario italiano.