Dalla Repubblica Democratica del Congo, l'Ebola si è diffuso in Uganda. Questo mercoledì si è avuta la prima vittima: un bambino di 5 anni, primo caso in quella nazione.

Nelle ultime 24 ore altri due casi sono stati confermati, portando a 3 il numero totale.

In risposta a questi primi casi di Ebola, Save the Children ha comunicato di aver incrementato le attività di prevenzione già in corso, incluse le sessioni di sensibilizzazione e mobilitazione delle comunità e la formazione dei team sanitari dei villaggi.

Finora nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo sono stati segnalati più di 2.000 casi di Ebola, tra cui centinaia di bambini.

In Uganda, Paese confinante, si sta facendo fronte a un forte afflusso di rifugiati congolesi che fuggono dalle bande armate locali, quasi 20.000 finora solo quest'anno e oltre 300.000 in totale. Molti di quei rifugiati hanno evitato i punti di confine ufficiali, attraversando le foreste o il lago Albert e, probabilmente, contribuendo alla diffusione della malattia.

A ciò sono da aggiungere i problemi dovuti alla disinformazione e ai pregiudizi, tra le principali cause di diffusione del virus.