Queste le dichiarazioni di Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus,  dopo il successo di ieri  della sua squadra per 3-2 contro la Sampdoria:

«Bisogna far fatica, avere il gusto di difendere e non prendere gol, è una cosa che fa parte del calcio come il possesso palla. Non abbiamo subito molte occasioni, il problema è che dobbiamo prendere meno gol, difendendo con ordine. Chiesa? Ha qualità importanti, e oggi ha gestito anche bene la palla, soprattutto nel secondo tempo. Ha grandi qualità. Questo è un momento difficile quanto a fatica mentale e fisica, ma un pezzettino alla volta risaliamo la classifica. La vittoria di oggi ci deve far capire che si deve soffrire, come a La Spezia, adesso abbiamo bisogno di una vittoria netta, che farebbe ulteriormente crescere l'autostima. Bonucci ha calciato il rigore perché era giusto che si prendesse lui la responsabilità: li sa tirare bene».

Queste, invece, le dichiarazioni di Luciano Spalletti dopo la vittoria ottenuta dal suo Napoli per 2-0 contro il Cagliari, la sesta nelle prime sei giornate di campionato:

"Sono soddisfatto del successo ma potevamo chiuderla prima". Luciano Spalletti commenta il successo del Napoli al Maradona contro il Cagliari. Siamo andati in vantaggio subito, abbiamo mostrato qualità per gestire la gara, ma bisognava essere più bravi a concretizzare la superiorità.In queste circostanze non sai mai se una squadra può trovare il pareggio in un momento qualsiasi. In futuro dovremo stare più attenti perché le sfide sono sempre insidiose. C'è ancora da crescere. Ci sono ampi margini ma dobbiamo farne di strada. La squadra è consapevole delle potenzialità però attorno a noi ci sono avversarie competitive. Ripeto che bisogna lavorare e restare sul pezzo".

Perché mettere insieme le due dichiarazioni? Perché da una parte Allegri è la rappresentazione del non calcio, il teorico del "primo, non prenderle", dall'altro Spalletti è in questo momento lo "spirito guida" di coloro che predicano che facendo gioco, e giocando meglio dell'avversario, si può e si deve vincere. 

Due modi diversi di vedere il calcio che si riassumono nei 18 punti del Napoli e negli 8 della Juventus, di cui 6 ottenuti a fatica nelle ultime due giornate contro Spezia e Sampdoria. 

Due modi diversi di vedere il calcio su cui pesa anche il giudizio degli spettatori che adesso, finalmente, possono divertirsi, e molto, non solo vedendo Inter-Atalanta o Lazio-Roma, ma anche Genoa-Verona. Con la "filosofia" di Allegri, che Lele Adani definisce solo incompetenza e incapacità di adeguarsi alle evoluzioni degli schemi di gioco avvenute in questi anni, questo non sarebbe accaduto.