Dopo le sedute positive di ieri, quella di Milano poteva essere definita addirittura euforica, oggi le borse sono registrate tutte in calo. Hanno iniziato le borse asiatiche e di seguito anche quelle europee non sono state da meno. Milano, tra le peggiori, è arrivata a perdere oltre il 5% contrastando in  negativo il primato di Atene che ha sfiorato il -6%.

Le dichiarazioni del presidente della Fed, Janet Yellen, che hanno accennato alla fragilità dell'economia USA in rapporto a quelle della crescita mondiale, hanno pesato negativamente su uno scenario già votato al pessimismo.

Il petrolio è diminuito fino a quota 26 dollari, mentre l'oro che è di nuovo percepito come bene rifugio ha quotato sopra i 1200 USD/oncia. Oltre alle motivazioni relative all'andamento economico generale, la caduta delle borse è spiegabile anche con motivazioni tecniche.  Infatti, anche i titoli con ottimi fondamentali diventano ostaggio delle alchimie contrattuali dei fondi di investimento che prevedono degli automatismi di protezione nei casi in cui le quotazioni inizino a scendere. Ciò significa vendite che innescano ulteriori vendite.

In situazioni simili, gli unici che possano almeno calmare i mercati, se non invertire la tendenza sono i politici e le istituzioni monetarie. Fino a questo momento, però non sono state annunciate, neanche a breve, dichiarazioni di alcun tipo.