Secondo dati diffusi da funzionari statunitensi e guatemaltechi, i voli di deportazione militari avviati dall'amministrazione Trump verso il Guatemala stanno generando costi record: circa 4.675 dollari per ogni migrante espulso, una cifra che supera di oltre cinque volte il prezzo di un biglietto first class su voli commerciali. L'iniziativa, che è collegata alla (folle) dichiarazione di emergenza nazionale sull'immigrazione, solleva interrogativi sull'efficienza economica e sulle strategie di contrasto all'immigrazione irregolare.
Il volo effettuato lunedì scorso con un aereo da trasporto militare C-17, partito da El Paso (Texas) e diretto in Guatemala, aveva a bordo 64 persone. Un funzionario statunitense ha rivelato a Reuters che il costo orario per l'utilizzo del C-17 è di 28.500 dollari. Pertanto, un volo di andata e ritorno della durata di 10,5 ore, ha un costo che si aggira intorno ai 299.250 dollari (escluse operazioni a terra). Ciò equivale a 4.675 dollari a persona, un prezzo esorbitante rispetto alle opzioni civili: un biglietto di prima classe su un volo American Airlines per la stessa tratta costa 853 dollari, mentre i charter dell'ICE (Immigration and Customs Enforcement) hanno un costo medio di 630 dollari a migrante (17.000 dollari l'ora per 135 deportati su voli di 5 ore).
Trump ha difeso i voli di deportazione, minacciando ritorsioni economiche contro i paesi che rifiutano di accettarli. "Per la prima volta nella storia, carichiamo immigrati clandestini su aerei militari e li rimandiamo indietro", ha dichiarato durante un incontro con i membri del Congresso del partito repubblicano, annunciando anche un ordine esecutivo per preparare l'espulsione di 30.000 persone che, pare, dovrebbero essere trasferita a Guantanamo, base militare USA a Cuba. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha sottolineato che il messaggio è "chiaro: chi entra illegalmente affronterà gravi conseguenze".
Non tutti i voli hanno avuto successo: su sei aerei, quattro sono atterrati in Guatemala, mentre la Colombia ha respinto due voli, optando per prelevare i migranti con propri mezzi dopo un braccio di ferro diplomatico con tanto di minacce di ritorsioni economiche. Il Guatemala, invece, non ha fatto storie.
Mentre l'ICE utilizza charter commerciali (Boeing 737 o MD-80) con costi variabili tra 8.577 e 17.000 dollari l'ora, il Pentagono ha messo a disposizione aerei militari per deportare oltre 5.000 immigrati detenuti a El Paso e San Diego. Tuttavia, l'opzione militare appare meno sostenibile: il costo per persona dei voli ICE, calcolato in base ai dati 2023, è circa 7,5 volte inferiore rispetto a quello dei C-17. Un ex funzionario ICE ha confermato che le spese sono ulteriormente aumentate, alimentando dubbi sull'impatto finanziario a lungo termine.
Per ora, Trump insiste nel presentare le deportazioni effettuate con aerei militari come un simbolo di fermezza: "Siamo di nuovo rispettati, dopo anni in cui ci prendevano in giro".