L'ideologo del Movimento 5 Stelle Davide Casaleggio, nominato alla carica per successione alla morte del padre Gianroberto, ha reso noto che la "piattaforma Rousseau" ha raggiunto il traguardo delle 100.000 persone iscritte e certificate.

Questa comunità - ha dichiarato Casaleggio - è importante perché composta da persone che hanno deciso di mettersi in gioco, presentando proposte di legge, discutendo l'attività dei parlamentari, creando eventi sul territorio, ecc.

Cittadinanza digitale, partecipazione, diritti... queste le parole d'ordine che Davide Casaleggio ha voluto comunicare.

Bene. Dopo la pubblicità, veniamo alla realtà.

In queste ore, il capo politico dei 5 Stelle, nonostante le quasi 150 vertenze/crisi aziendali di cui si deve occupare in qualità di ministro, senza dimenticare i casi spinosi di Ilva e Alitalia, a cui si è aggiunto anche quello della Rai, oltre a trovare il tempo di farci sapere che ha intenzione di querelare l'ennesimo giornalista di Repubblica, continua la sua propaganda relativa all'approvazione in legge del decreto dignità e ai risultati ottenuti nei primi due mesi di governo, utilizzando lo slogan "Sistema 0 - Cittadini 1".

"Per anni si sono preoccupati solo di banche, se ne sono fregati dei problemi dei cittadini con il gioco d'azzardo, hanno protetto colore che sfruttavano il lavoro delle persone e hanno reso l'Italia un unico e grande porto per gli sbarchi degli immigrati.
Oggi a poco più di due mesi del nostro Governo abbiamo invertito la tendenza.
Stiamo più vicini ai risparmiatori truffati dalle banche, abbiamo fermato gli spot del gioco d'azzardo, abbiamo premiato gli imprenditori onesti che assumono i lavoratori regolarmente, e non sbarca più nessuno da qualche tempo. E NON FINISCE QUI..."

Qual è la relazione tra i due temi introdotti? Dimostrare che i 5 Stelle vogliono farci credere che la partecipazione dei cittadini all'attività legislativa del governo è fondamentale e reale. Ma è proprio così?

Con quel poco di concreto fatto finora dal governo abbiamo potuto vedere tutt'altro. Prendiamo ad esempio il decreto dignità. Pensato per diminuire i contratti a termine, il decreto è servito a reintrodurli tramite il ripristino dell'utilizzo dei voucher, per fare un favore alla Lega che doveva soddisfare le richieste delle aziende del nordest che costituiscono una bella fetta della propria base elettorale.

Di Maio si è disturbato a spiegare ai suoi sostenitori la razionalità di tale scelta in rapporto alle finalità del provvedimento, oltre a ripetere in maniera ossessiva "Sistema 0 - Cittadini 1"?

No. Così anche il premier al seguito Giuseppe Conte, come dimostra la conferenza stampa di mercoledì, si è dimenticato di citare tempi e modi della riforma della legge Fornero, non facendo alcun accenno alla questione. Eppure tale riforma è stata un cavallo di battaglia dell'agenda elettorale e post elettorale di Lega e 5 Stelle!

Quindi, per arrivare al punto, a che serve la piattaforma Rousseau se alla fine anche i 5 Stelle, quando sono chiamati a dover mettere le mani nel... "fango", non si comportano diversamente dalle altre forze politiche?