Mercoledì il capo della politica estera dell'Unione Europea, Josep Borrell Fontelles, ha inviato una lettera ai ministri degli esteri dell'UE in vista del loro incontro di lunedì prossimo per discutere la sospensione del dialogo politico tra Ue e lo Stato ebraico a seguito di "serie preoccupazioni circa possibili violazioni del diritto internazionale umanitario a Gaza", aggiungendo che "finora, queste preoccupazioni non sono state sufficientemente affrontate da Israele".
Il dialogo politico fa parte di un accordo più ampio, che comprende anche legami commerciali, entrato in vigore nel giugno 2000.
"Alla luce delle considerazioni di cui sopra, presenterò una proposta affinché l'UE invochi la clausola sui diritti umani per sospendere il dialogo politico con Israele", ha scritto Borrell.Una sospensione avrebbe bisogno dell'approvazione di tutti i 27 paesi dell'UE, il che, ad oggi, è molto improbabile, anche solo considerando le posizioni di alcuni Paesi governati da (post) fascisti come Italia e Ungheria.
Per la deputata dem, Laura Boldrini, la lettera di Borrell è comunque meglio di niente: "E' un primo passo che permette di discutere delle violazioni dei diritti umani a Gaza e in Cisgiordania e che potrebbe mettere in discussione l'Accordo di associazione tra l'UE e Israele. Una misura che, insieme ad altri, chiedo da tempo. Se i leader mondiali continueranno a permettere a Israele di violare il diritto internazionale, non solo avranno sulla coscienza lo sterminio del popolo palestinese, ma non potranno più dire o fare niente quando il prossimo governo vorrà agire allo stesso modo. Con quale autorevolezza si potrà più parlare di rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani?"