In occasione dell'Angelus dell'8 dicembre, Papa Francesco ha spiegato ai fedeli il significato della solennità dell'Immacolata concezione ricordando che "la disponibilità verso Dio [di Maria] si riscontra nella disponibilità a farsi carico dei bisogni del prossimo.
Tutto questo, senza clamori e ostentazioni, senza cercare posti d'onore, senza pubblicità, perché la carità e le opere di misericordia non hanno bisogno di essere esibite come un trofeo.
Le opere di misericordia si fanno in silenzio, di nascosto, senza vantarsi di farle. Anche nelle nostre comunità, siamo chiamati a seguire l'esempio di Maria, praticando lo stile della discrezione e del nascondimento".
Ecco, invece, come il papa laico, vera guida spirituale per milioni di italiani ha ritenuto di dover commentare la festività dell'Immacolata concezione:
Qualcuno, ancora in grado di usare il cervello, potrebbe però chiedersi il perché di questa esternazione di Matteo Salvini e della sua fissazione nel voler mischiare la religione alla politica, specialmente se si considera che il suo intestardirsi nel voler far credere di essere un fedele fa a pugni con il fatto che lui dica e faccia l'esatto contrario di ciò che è scritto nei Vangeli.
Ma l'importante, per un personaggio simile che non ha neppure la più vaga idea di cosa sia la vergogna, è far credere che lui abbia il sostegno di santi e madonne, comprovato dal fatto che baci crocifissi, ostenti rosari e mostri immagini "sacre"... Cerca così di inculcare nell'inconsapevole di turno, purtroppo presente ad ogni latitudine, che per tale motivo ciò che dice e fa sia cosa buona e giusta, pretendendo di agire nel nome del buon Dio e della sua corte, a cui costantemente si rivolge e che costantemente invoca.
E tutto ciò - lo ripeto ancora una volta - nonostante Salvini, 24 ore su 24, promuova la violenza invece del perdono, la contrapposizione invece del dialogo, il conflitto invece della concordia... l'esatto opposto di quanto è scritto nei Vangeli.