Utilizzando la propaganda del cambiamento, il premier del cambiamento Giuseppe Conte ci ha voluto ricordare quanto di buono avrebbe fatto in questi quattro mesi il governo del cambiamento, compresa la manovra di bilancio del cambiamento, che però in questo caso si deve chiamare del popolo.

"Con il Governo del Cambiamento - ha scritto Conte - abbiamo ridato protagonismo e credibilità all'Italia in Europa e nel mondo. ... Sono trascorsi solo quattro mesi. Abbiamo cinque anni davanti a noi e tanto da fare. Il Cambiamento è appena iniziato."

E che il cambiamento sia iniziato ce lo ricorda la continua propaganda e l'ossessivo appellarsi al popolo contro i nemici di turno, a cui fanno da cornice le gaffe di "meritevoli" protagonisti del cambiamento.

L'ultima è dell'ormai habitué Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio, che il 17 agosto, a tre giorni dal crollo del ponte Morandi, si lamentava con alcuni giornalisti che gli chiedevano notizie e aggiornamenti in questi termini:

«Io pure c’ho diritto a farmi magari due giorni, già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, santo Rocco, Santo Cristo… Mi chiamate come i pazzi, datevi una calmata, basta. Ragazzi non mi stressate la vita».

Questo è quanto riportato da un audio pubblicato da il Giornale che riprende l'ennesima registrazione Whatsapp che vede di nuovo il portavoce 5 Stelle protagonita in negativo, dopo la sua precedente gaffe in cui parlava di far fuori i tecnici del Mef, usando anche il coltello, perchè non si stavano dando abbastanza da fare per trovare le coperture necessarie alla manovra di bilancio.

Ovviamente le opposizioni hanno iniziato a cavalcare questa ennesima brutta figura di Rocco Casalino, mentre la maggioranza, quella pentastellata, cerca di vedere come poter rappezzare questo nuovo problema... di immagine. Però chi vive di propaganda e, pertanto, di comunicazione ed immagine, è curioso che possa cadere da solo in quetso tipo di "infortuni".

La qualità del cambiamento che il Governo cerca di propagandare ne viene così, evidentemente, compromessa. nonostante gli sforzi di Conte, quelli di Di Maio e quelli di Salvini, anche se il suo partito potrebbe trarre vantaggio dalla nuova gaffe pentastellata.

Per la cronaca, sono poi arrivate le scuse del diretto interessato, Rocco Casalino, che ha così dichiarato: 

«Sento di dover chiedere scusa per l’effetto prodotto da un mio audio privato finito sui giornali. Nelle mie parole non c'è mai stata la volontà di offendere le vittime di Genova.

Offende, invece, l'uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia.»