Il Molotov (molto) in erba del Partito Democratico, Matteo Orfini, ha dichiarato che il suo partito era, è e sarà sempre alternativo ai Cinque Stelle. Una dichiarazione non certo da scrivere su una lapide, considerandone l'ovvietà. Probabilmente, il povero Orfini non è in grado di capire che una coalizione di governo non implica che i partiti che la compongono abbiano identiche vedute. Si tratta di trovare dei punti di contatto per dar vita ad un esecutivo in grado di governare il Paese.

Perché riportare la dichiarazione di Orfini? Perché adesso si sono verificate le condizioni precedentemente richieste dal Pd per discutere di un possibile accordo di governo con i 5 Stelle. Infatti, Di Maio ha pubblicato i punti del suo contratto su cui intavolare una discussione, mentre Mattarella ha detto al Pd di parlare con i 5 Stelle. Certo i termini con cui nel pomeriggio il presidente della Repubblica ha assegnato l'incarico esplorativo a Roberto Fico sono stati leggermente più ufficiali, ma il senso è quello.

Fico, che dovrà riferire l'esito dei suoi colloqui al capo dello Stato entro il prossimo giovedì, dopo aver ricevuto l'incarico ha fatto la seguente dichiarazione:

«Ringrazio il presidente Mattarella per avermi affidato un mandato esplorativo che, come è già stato anticipato, ricerca la possibilità di una maggioranza parlamentare tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico al fine di costituire un governo.
Si deve partire dai temi e dal programma per l'interesse del Paese...ed è quello che cercherò di fare da subito.»


Per il momento, nessuna dichiarazione ufficiale è stata fatta trapelare dai vertici del Pd che, probabilmente, prima di sbilanciarsi in una direzione o nell'altra, vorranno comunque ascoltare che cosa dirà loro Fico.

Certo è che le certezze dei renziani e dei pochi non renziani presenti ai vertici del Pd non possono non essere state ulteriormente scalfite dall'ennesima batosta elettorale ricevuta in Molise... senza dimenticare che alla fine di questa settimana si voterà in Friuli. Quindi, affermare che il risultato in Molise non cambierà le posizioni dei democratici è piuttosto azzardato pensarlo.

Intanto, Luigi Di Maio ha parlato dell'incarico a Fico dicendo che le prossime ore saranno cruciali. Che cosa intendesse non è dato saperlo. Infatti, Matteo Salvini sembra non aver perso le speranze di convincere i 5 Stelle e dal Friuli, dove è impegnatissimo per dare il colpo di grazia ai suoi alleati con uno strabiliante risultato alle prossime regionali, si rivolge a Mattarella dicendogli: «Facciamo veloce. Se ognuno scende dal piedistallo, governo in una settimana.»