«La differenza non è più tra destra e sinistra, ma tra chi pensa agli elettori e chi alle élite e alla finanza.

Ci ritroviamo intrappolati nel pensiero unico, che ha un disegno dietro. Il mercato impone le leggi e tutto il resto. Prenda l’Europa: ce l’hanno raccontata come un’idea meravigliosa, ma quella che viviamo esiste solo attorno all’Euro, che ci ha impoveriti.

Ma quali politiche di destra? Ha fatto più cose di sinistra questo governo di quelli precedenti. Io vorrei che i miei figli fossero liberi di scegliere se andare fuori o rimanere in un Paese che offra loro delle possibilità.

Invece qui non riesci a fare nulla, siamo in austerity, abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, 5 milioni di poveri. E mi dite che bloccare l’immigrazione è di destra? È sacrosanto.»

Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate dalla ballerina, cantante, attrice Lorella Cuccarini al settimanale Oggi, in cui si definisce la «più sovranista degli italiani».


Le opinioni politiche della Cuccarini non potevano sfuggire ai cani da guardia della comunicazione leghista che hanno subito segnalato al loro padrone le dichiarazioni della soubrette.

Questa volta Matteo Salvini ha ritenuto opportune le parole di un rappresentante del mondo dello spettacolo, perché «parole di buonsenso in cui si riconosce la grande maggioranza degli italiani». in special modo quelle relative al bloccare i migranti.


Qualche giorno fa, rispondendo a delle domande che gli erano state fatte durante la presentazione del Festival di Sanremo, Claudio Baglioni aveva dichiarato: «La classe politica, quella dirigente e l’opinione pubblica hanno mancato paurosamente. Siamo un Paese incattivito, rancoroso, guardiamo con sospetto anche la nostra ombra, e questo è un disastro prima di tutto di ordine intellettuale.

Se non fosse drammatica [la situazione sulle due navi delle Ong al largo di Malta] ci sarebbe da ridere. Non si può pensare di risolvere la situazione di milioni di persone in movimento e in situazioni di disagio evitando lo sbarco di quaranta persone, li prendo io o li prendi tu.

Non credo che un dirigente politico oggi abbia la capacità di risolvere la questione, però dovrebbe almeno saper dire la verità, e cioè che siamo di fronte a un grande problema e dobbiamo metterci tutti nella condizione di risolverlo».

Queste davvero parole di buon senso, oltretutto pacate e razionali. E proprio per questo, evidentemente, devono essere sembrate incomprensibili e inopportune al rabbioso ministro Salvini che ha subito replicato: «Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo.»


Come si sarebbe detto un tempo, la domanda sorge spontanea: "Perché la Cuccarini dovrebbe avere il diritto di esprimere le proprie opinioni e Baglioni no?" Evidentemente perché è possibile esprimere le proprie opinioni solo nel caso in cui queste siano condivise dal ministro Salvini.

Un esempio di democrazia ai tempi del cambiamento o, peggio ancora, un esempio di cambiamento della democrazia.