Monza, svolta americana: un gruppo del Texas vuole il club brianzolo

Il futuro del Monza è da tempo in ballo perché quello che negli anni hanno creato la famiglia Berlusconi e Adriano Galliani è un progetto che ha portato il club brianzolo a diventare una realtà consolidata in Serie A. Investimenti mirati sul club che hanno mosso nel corso di questi mesi interessi da ogni angolo del globo tra fondi e imprenditori. Sarà la volta buona? Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, il Monza potrebbe presto passare di mano a un gruppo d’investitori americani con base in Texas.

Quel che nel tempo ha creato Galliani con tutti i suoi uomini mercato è un progetto dall’alto valore tecnico e anche patrimoniale. Per questo l’appeal verso il Monza è cresciuto nel tempo e gli investitori di Dallas sarebbero interessati a rilevare a breve la società con discussioni che sarebbero anche in fase avanzata. Secondo quel che arriva sempre dagli States, avrebbero già iniziato a studiare un primo possibile assetto dirigenziale con diversi nomi sul taccuino. Su tutti ci sarebbe quello del gm della Triestina, Alex Menta.

Quel che filtra è che il gruppo texano vorrebbe una figura importante a essere un punto di riferimento e di congiunzione tra parte dirigenziale, proprietà e area sportiva. Un dirigente che conosca già il calcio italiano e che abbia bene in mente le idee e i progetti statunitensi e in questo Menta (contattato, non ha voluto commentare la questione) rappresenterebbe al meglio questa filosofia. A Dallas, però, sarebbe arrivato un no da parte dell’attuale uomo cardine della Triestina, club di Serie C. Il fondo avrebbe addirittura provato a offrire una cifra importante ai giuliani per liberarlo ma proprietà e dirigente sono impegnati nella costruzione di un progetto ambizioso a Trieste. E la possibile nuova proprietà americana del Monza (sarà la volta buona?) dovrà guardare altrove.


Chiesa si allena a Torino, niente ritiro in Germania: addio alla Juve?

Dopo i giorni di permesso aggiuntivi post nozze, Federico Chiesa è tornato oggi a Torino: un passaggio al JMedical per le visite di routine e poi i primi allenamenti della sua nuova stagione bianconera. Lavoro che svolgerà assieme ai compagni che, fuori dal progetto, non sono in ritiro in Germania, nel quartier generale dell’Adidas, agli ordini di Thiago Motta. E anche per questo – ma non solo – è lecito porsi dei dubbi su quale sarà il futuro immediato del giocatore. C’è sicuramente in gioco il discorso del rinnovo del contratto che scade nel 2025, ma oltre a questo – che sicuramente pesa – e più di questo, resta da capire se Chiesa rientra o meno nei piani tattici del nuovo tecnico bianconero. La situazione è quanto mai incerta. Al rientro della squadra dalla Germania, allenatore e giocatore avranno sicuramente modo di confrontarsi e questo sarà un primo step fondamentale.

A questo dovrà però necessariamente affiancarsi la questione contrattuale: con un rinnovo che sembra lontanissimo per la distanza che intercorre tra offerta e richiesta, la Juve in primis non intende correre il rischio di tenere in rosa un giocatore che a fine stagione si libererà a parametro zero, con la possibilità di vederlo magari accasarsi all’Inter. Meglio, piuttosto, separarsi subito, a fronte necessariamente di un valore del cartellino abbassato dalle circostanze stesse. Richieste concrete, al momento, non sono ancora arrivate, nè al club nè al giocatore ma da ambo le parti ci sono la voglia e soprattutto la necessità di fare quanto prima chiarezza sul futuro prossimo.


Milan, doppio colpo in arrivo: Fofana e Pavlovic obiettivi concreti

Con Fofana praticamente in pugno, il Milan non ha intenzione di fermarsi sul mercato. Nei piani di Ibrahimovic e Moncada infatti, c’è l’intenzione di chiudere l’affare Pavlovic nei prossimi giorni, possibilmente entro la partenza della squadra in direzione Usa fissata nella giornata di giovedì. La distanza col Salisburgo non è notevole: ballano pochi milioni, e la convinzione in Via Aldo Rossi è che a quota 20 (bonus compresi) possa arrivare la fumata bianca. A spingere per far sì che l’affare vada in porta è lo stesso centrale serbo, protagonista nella fase a girone degli ultimi Europei.


Sky - Osimhen-PSG, nessuna novità: la sua permanenza blocca Lukaku al Napoli

Sul fronte Osimhen novità sostanziali non ce ne sono. Contatti tra il PSG e il giocatore ci sono stati, la settimana scorsa c’è stato il blitz del suo procuratore Roberto Calenda a Parigi per stringere col PSG. Il gradimento del club parigino c’è, ma non c’è ancora l’accordo con il Napoli che blocca l’operazione.
Il Napoli aveva fissato la clausola rescissoria da 130mln di euro, cifra che il PSG ha fatto già sapere di non essere intenzionato a pagare. Nelle idee e negli accordi tra il Napoli e Osimhen c’era la cessione in questa sessione di mercato, anche perché l’ingaggio pesante senza le coppe europee fa ragionare molto il club di De Laurentiis. Ma ad oggi non ci sono stati i passi avanti che il Napoli sperava di poter fare. Ad oggi la permanenza di Osimhen, blocca l’arrivo di Lukaku, operazione che il Napoli andrebbe a chiudere appena il nigeriano gli farà spazio nella rosa. A riferirlo è la redazione di Sky Sport.