Una profonda senzazione di smarrimento, mista a panico, ha scosso la macchina della propaganda del partito di Renzi, quello che dovrebbe essere l'erede del partito che una volta fu di Gramsci, Togliatti, Pajetta, Berlinguer, Natta...
Il sindaco di Milano Beppe Sala sarebbe indagato con l'accusa di turbativa d'asta in relazione alla gestione dell'Expo. E adesso? E la campagna mediatica contro i sindaci Roma e di Torino in pieno svolgimento come potrà esser fatta se anche un sindaco PD è stato indagato? Specie alla vigilia dei ballottaggi! È chiaro che la magistratura si è convertita al "grillismo".
Secondo quanto riporta l'Ansa, la Procura generale avrebbe notificato l'iscrizioine nel registro degli indagati a due società e a 10 persone, tra cui l'ex ad di Expo 2015 Giuseppe Sala, l'ex dg di Ilspa Antonio Rognoni e l'ex responsabile dell'ufficio gare di Ilspa Pierpaolo Perez, per aver aderito - anche su pressione di esponenti politici della Regione Lombardia - alle richieste dell'Associazione Lombarda Florovivaistin, turbando la gara della cosiddetta Piastra dei Servizi di Expo bandita nel dicembre 2011.»
Sala è anche già indagato per falso materiale e ideologico per una presunta retrodatazione del documento che consentì di cambiare in corsa due commissari incompatibili della gara per la cosiddetta 'Piastra'. Proprio nel capitolato di quest'ultima era compresa la fornitura del "verde".
Questa la dichiarazione di Beppe Sala a commento dell'inchiesta: «La storia, purtroppo, si ripete. Anche questa volta è un articolo di giornale a diffondere notizie di un provvedimento che mi riguarderebbe e che è ancora coperto dal segreto istruttorio. Non intendo commentare in alcun modo ogni possibile iniziativa della Procura Generale. Non lo farò nè oggi nè in futuro.
Provo solo una profonda amarezza, soprattutto pensando a quanto ho sacrificato per poter fare di Expo un grande successo per l’Italia e per Milano. Troverò in ogni caso in me le motivazioni per continuare a svolgere con la massima dedizione possibile il mio lavoro al servizio della mia città.»