Il comune di Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, non sembra molto veloce nel guardare alcune istanze di condono, ed è molto strano specialmente se gli immobili da condonare insistono si in zona con vincolo Paesaggistico, ma dove attualmente sorgono decine e decine di case, ville e molte con belle piscine visibili a tutti, basta guardare su Google.

Ricevere a nome di proprietari deceduti da tempo l'avvio di procedimento per condono di casa ex rurale dopo ben 36 anni, quindi un condono sulla base della legge 28 febbraio 1985, sembra cosa possibile ma evidentemente strana.

Ancora più strano potrebbe essere trovare cavilli magari non so, perché esiste qualcosina non conforme a quanto fatto ben 36 anni fa. Sarebbe stato opportuno verificarla con l’attuale proprietario morto che al tempo fece l’Istanza... o sbaglio? 

Non credo che la Soprintendenza abbia avuto occhio fino e vigile in zona Picciola e Litoranea di Magazzeno, altrimenti bisognerebbe iniziare a fare le foto aeree dei vari immobili e farsi spiegare come in quell'area possano sorgere alcune case non agricole con annesse piscine e altro.

Non so a quanti proprietari siano state inviate le raccomandate aventi per oggetto Sanatoria edilizia del 28 febbraio 1985, certo che il Comune dovrebbe iniziare a dare conto di tale ritardo, dare conto di eventuali precedenze  fatte su case e ville costruite e sanate dopo il 1986 con piscine, e forse una segnalazione alla magistratura non sarebbe inopportuna.

Certo fa sorridere che un condono edilizio per piccoli abusi sia preso in considerazione dal 1986 solo oggi!  

Forse esistevano precedenze?  E se in zona esistono dei vincoli, le case rurali che avevano questi vincoli avrebbero loro dovuto vincolare le opere che sono poi state fatte successivamente e molte abusive e probabilmente per esistere sono state anche condonate.

Interrogativi che voglio portare alla ribalta della stampa Nazionale, in quanto a Pontecagnano già anni fa esisteva il problema del cemento selvaggio e la zona Picciola litoranea sembra terra di nessuno...

Per il momento voglio capire e vedere se in Italia esistono altre pratiche prese in considerazione dopo 36 anni e vedere anche quale "severità" e criteri siano stati adottati  dalle commissioni.

Chi trasferisce queste pratiche alle commissioni e quali sono i criteri adottati da Pontecagnano? Perchè e come è possibile riesumare una pratica del 1986 tra l'altro fatta da proprietari deceduti? 

Giusto farla, ma dopo 36 anni? e scrivere sotto: "In assenza di riscontro entro il termine di 60 giorni (dopo 36 anni) ... inizia procedimento di diniego dell'istanza per effetto dell'art. 10 bis della legge 241/90 .... e poi per prendere in considerazione la pratica altri anni e poi trovare magari problemi?

Se questo è il modo di funzionare dell'amministrazione, che si faccia luce sul buon funzionamento amministrativo e si trovino i responsabili di questi ritardi e/o preferenze.

Tra l’altro sarebbe opportuno capire e vedere il criterio con il quale le varie commissioni hanno preso in carico le pratiche e come vengono assegnate e da chi.

Certo speriamo che sotto non esistono altri motivi, ma comunque vanno analizzati perché l’Italia non può essere il paese dove altri credono che esistano, specie a la Picciola di Pontecagnano, degli sprovveduti.

L’amministrazione farebbe bene a tenerne conto anche in prossimità delle prossime elezioni che si preannunciano "calde".