Ho notato, in questi giorni, il montare di una polemica, con prese di posizioni le più diversificate e contrastanti, circa la partecipazione del nostro Segretario Nazionale alla manifestazione che, su invito della rete, si è tenuto a Bologna in occasione del 1 maggio. E, conseguentemente, sull’opportunità o meno della sua partecipazione, prossimamente, a Roma alla manifestazione organizzata dal mondo antagonista. 

Da parte di alcuni camerati si paventa come la nostra presenza a queste manifestazioni, etichettate dal Sistema come estremistiche, comporti la marginalizzazione del Movimento assimilandolo, nell’opinione pubblica, a Partiti e Movimenti violenti e reazionari. Da ciò, secondo questi, nasce la necessità di evitare “cattive frequentazioni” onde salvaguardare il buon nome del MSFT.

La mia posizione in merito a tutto ciò è abbastanza nota, per averla esplicitata più volte e in diverse occasioni. A me frega poco, anzi nulla, quello che possono scrivere i giornali e i media in generale. So benissimo, e dovrebbero saperlo anche tutti i camerati, come questi signori dell’informazione stravolgano i fatti e riportino solo quello che è funzionale al Sistema. Quindi, non è certamente questo che mi può dar pensiero.

D'altronde, le manifestazioni di cui si parla sono state regolarmente autorizzate e già in quella che si è svolta il 1 maggio a Bologna nessun atto violento si è verificato.  Il tutto si è svolto con assoluto rispetto delle norme sia sanitarie sia di ordine pubblico. Semmai, come scrivo in altro articolo, è stata la Sinistra che ha dato, ancora una volta, una pessima immagine di se, cercando di disturbare e arrivando anche a cercare lo scontro fisico. Tutto nella norma!

Per come la vedo io, la giornata del 1 maggio a Bologna ha segnato un importante momento della vita del MSFT. Abbiamo celebrato la festa del lavoro, abbiamo, di fatto, tolto alla Sinistra, che indebitamente se ne era appropriata, il monopolio su un evento importante come il rapporto della Nazione con il mondo del Lavoro e la giornata che lo consacra. Un esempio che dovremmo realizzare anche in altri settori altrettanto importanti. 

Ricordo a questo proposito Pino Rauti, che teorizzava lo sfondamento a Sinistra. Questa può essere una delle strade da percorrere per riuscirci.

Altra cosa, e qui concordo, è un rapporto strategico con Partiti ed elementi, in generale, detti d’Area, i cui fini strategici sono lontani dalla nostra visione e dal nostro progetto politico. Non può bastare una condivisione parziale di alcuni aspetti della politica per decretare una sinergia strategica.

In passato si è voluto tentare questa possibilità, abbiamo visto come sia miseramente fallita e, credo, non sia più il caso di riproporla.
Sono cambiati, per quanto ci riguarda, le condizioni generali; sono cambiati i soggetti di riferimento, Forza Nuova ha cambiato pelle, Casa Pound si è liquefatta, tanto per citarne alcuni. 

Ma comunque il processo di crescita del MSFT, con il rientro di molti camerati alla casa madre, toglie consistenza alla necessità di cercare altrove sponde improbabili e a volte, quasi sempre, dannose in termini elettorali.

Nella buona sostanza, per quella che è la mia opinione, può starci la partecipazione a manifestazioni di piazza, quando effettuate in regola con il codice penale, ma nessun accordo strategico con altri Movimenti, a meno ché questi non accettino le regole e la visione politica del Movimento Sociale.

Mario Settineri
Membro Segreteria nazionale MSFT