Unicredit ha formalmente depositato alla Consob il prospetto relativo all'Offerta Pubblica di Scambio Volontaria (OPS) su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM. Il documento, atteso dagli analisti e dagli investitori, è stato annunciato a mercati chiusi e rappresenta un passo decisivo nella strategia di consolidamento del gruppo guidato da Andrea Orcel. La banca ha inoltre comunicato di aver già presentato alle autorità competenti tutte le istanze e notifiche necessarie per ottenere le autorizzazioni previste.
L'offerta di Unicredit prevede un rapporto di scambio per cui ogni 1.000 azioni Banco BPM portate in adesione saranno convertite in 175 azioni ordinarie Unicredit di nuova emissione. Basandosi sul prezzo ufficiale delle azioni Unicredit alla chiusura del 22 novembre 2024, il corrispettivo proposto equivale a 6,657 euro per azione BPM, con un premio dello:
- 0,5% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni BPM del 22 novembre (6,626 euro),
- 14,8% rispetto al prezzo ufficiale del 6 novembre, precedente all'annuncio dell'OPA di Banco BPM Vita Spa su Anima Holding.
Piazza Meda, quartier generale di Banco BPM, sta lavorando a una strategia per contrastare l'avanzata di Unicredit. Le discussioni, al momento in una fase preliminare, ruotano attorno a due principali opzioni:
- Fusione con MPS (Monte dei Paschi di Siena) – Una possibile aggregazione con MPS, ancora senza contatti ufficiali, potrebbe concretizzarsi solo con il sostegno del management e dei principali azionisti del Monte. Se percorsa, questa opzione dovrebbe portare a un accordo entro gennaio, così da presentarlo agli azionisti BPM prima dell'assemblea del 10 aprile 2025.
- Strategia Stand-Alone – Banco BPM potrebbe decidere di rafforzare il proprio posizionamento indipendente, puntando sull'aumento della remunerazione per gli azionisti, sostenuto anche dai benefici derivanti dall'acquisizione di Anima Holding. Questo approccio mira a convincere i soci a non accettare l'offerta di Unicredit.
Unicredit prevede di aumentare il proprio capitale del 13,9% per emettere le nuove azioni necessarie all'operazione, un passo che dovrà essere approvato durante l'assemblea del gruppo il prossimo 10 aprile. Nel frattempo, Banco BPM avrà tempo per definire una contro-strategia fino alla pubblicazione dei risultati annuali il 7 febbraio 2025, quando potrebbe ufficializzare la propria posizione.
L'OPS di Unicredit sul Banco BPM è solo l'ultimo capitolo di una serie di consolidamenti che stanno trasformando il settore bancario europeo. La posta in gioco è alta: da un lato, Unicredit mira a rafforzarsi attraverso sinergie e maggiore efficienza, dall'altro Banco BPM deve decidere se cedere al corteggiamento o tentare di difendere la propria indipendenza con un piano ambizioso. Le prossime settimane saranno cruciali per delineare il futuro di entrambe le banche e del sistema bancario italiano nel suo complesso.