Approvato dal CdM che si è svolto mercoledì 13 maggio il cosiddetto "Decreto Rilancio", contenente "misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19", pari a 55 miliardi di aiuti a famiglie e imprese.

Il decreto, in base a quanto sostiene il Governo, "interviene in diversi ambiti, in modo trasversale, con l’intento di assicurare l’unitarietà, l’organicità, e la compiutezza delle misure volte alla tutela delle famiglie e dei lavoratori, alla salvaguardia e al sostegno delle imprese, degli artigiani e dei liberi professionisti, al consolidamento, snellimento e velocizzazione degli istituti di protezione e coesione sociale": 

  • salute e sicurezza,
  • sostegno alle imprese e all’economia,
  • tutela dei lavoratori e conciliazione lavoro/famiglia,
  • disposizioni per la disabilità e la famiglia,
  • misure per gli enti territoriali,
  • misure di incentivo e semplificazione fiscale,
  • misure per la tutela del credito e del risparmio,
  • sostegno al turismo,
  • misure per l’istruzione e la cultura,
  • misure per l’editoria e le edicole,
  • misure per le infrastrutture e i trasporti,
  • misure per lo sport,
  • misure per l’agricoltura,
  • misure in materia di istruzione.


Tra le misure adottate vi è il taglio di 4 miliardi di tasse,  lo snellimento delle procedure per il  pagamento della Cig, in modo che sia effettuato direttamente dall'Inps, la regolarizzazione dei migranti, nuove norme per velocizzare i prestiti alle imprese, incentivi al personale sanitario, un buono mobilità per l'acquisto di biciclette e simili, soldi alla scuola anche per la didattica a distanza...

Per un elenco dettagliato di quanto approvato ieri dal Governo, è possibile consultare il comunicato stampa pubblicato al riguardo dalla presidenza del Consiglio.

Al di là della consueta insoddisfazione delle opposizioni per un provvedimento del Governo - sarebbe sorprendente il contrario - due sono gli aspetti che, a prima vista possono lasciare più di un dubbio sulla bontà o meno delle norme applicate.

Il primo riguarda quelle a sostegno di famiglie, imprese, ecc. in merito alla loro applicabilità. In base a quanto si è visto in passato, è difficile pensare che un numero così esteso di norme non possa finire per essere sottoposto alle forche caudine dei decreti attuativi... in tal caso, quanto tempo sarà necessario perché divengano operative? E nel frattempo?

Il secondo riguarda l'effetto leva. Mettendo da parte il sostegno diretto e indiretto - con soldi e sgravi - a famiglie e imprese, gli altri provvedimenti adottati dal Governo saranno in grado di rimettere in moto gli ingranaggi del motore che fa girare l'economia del Paese?

"Con le misure contenute nel dl Rilancio si vuole far sì che l'economia italiana possa "reggere il colpo, ma cerchiamo anche di dare sostegno per la ripartenza. Sono sicuro che l'Italia ce la farà".

Questo è quanto ha detto oggi il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, a Unomattina su Rai 1. Speriamo abbia ragione!