La fotografia di Nuova Delhi in queste ore? Quella di una megalopoli avvolta in una coltre di smog. Tanto è denso lo smog che persino alcuni voli aerei sono stati dirottati in altri aeroporti per mancanza di visibilità.

Ma la coltre di smog non è solo un problema legato alla visibilità, quanto soprattutto un problema legato alla "respirabilità" dell'aria, la cui qualità è ben oltre la soglia di pericolo. Le polveri sottili presenti in città, rappresentate da PM 2,5, non solo causano problemi agli occhi, al naso e alla gola, ma sono anche un probabile fattore di rischio per l'insorgenza di tumori perché possono penetrare in profondità nei polmoni. Il livello di tali polveri è arrivato a superare di 7 volte la soglia di quello registrato in passato a Pechino, prima che le autorità locali iniziassero a prendere provvedimenti per arginare e limitare il problema.

Che cosa hanno deciso di fare in India? Limitare la circolazione dei veicoli a targhe alterne dal 4 al 15 novembre dalle 8 alle 20, dal lunedì al sabato, compresi i mezzi provenienti da fuori città. Sono esclusi i mezzi pubblici e le esenzioni includono anche le donne che guidano da sole o insieme a passeggeri che siano anch'esse donne.

Coloro che ignoreranno il divieto saranno multati per 4mila rupie, una sanzione doppia rispetto agli anni precedenti.

Che questa soluzione possa servire a risolvere il problema dell'inquinamento a Delhi è poco credibile, visto che anche in passato, seppure applicato in maniera meno rigida, non ha prodotto grandi risultati. Ma meglio di nulla...

Inoltre, sono state distribuite 5 milioni di mascherine che la popolazione deve indossare all'aperto, anche se è invitata ad uscire di casa solo per necessità. Alcune attività, tra cui scuole e cantieri, sono state parzialmente sospese.

Da che cosa è causato il problema dell'inquinamento? Non è possibile stabilirlo con certezza, ma le cause sembrano essere molteplici. Tra queste vi è anche il fumo degli incendi provocato dagli agricoltori che bruciano le stoppie per ripulire e preparare i campi dopo il raccolto, prima di effettuare una nuova semina. Ovviamente a quelle degli incendi si devono sommare le emissioni prodotte dal traffico e dalle attività industriali.

Ma quello che ci dice questa vicenda è anche altro: il fatto che a causarla è soprattutto la crescita economica non controllata da regole che produce fenomeni simili in tutta l'Asia... Hanoi, ad esempio, non è in una situazione tanto diversa da quella di Nuova Delhi.

Qual è la morale? Che lo sviluppo economico indiscriminato non è detto che porti benessere. Forse può riuscire a riempire più facilmente il portafogli, ma bisogna considerare anche che un portafogli pieno serve a poco se chi lo possiede è destinato a morire in breve tempo.

Per questo, le battaglie sul clima non sono una moda o una perdita di tempo, bensì la giusta occasione per rivedere un sistema di sviluppo che, per come è organizzato adesso, è palesemente insostenibile... purché siamo ancora in tempo per farlo.