Stavolta non c'è voluto molto per sbugiardare la propaganda israeliana e statunitense con cui Netanyahu e Biden avevano costruito le "prove" per imputare ad un errore della Jihad islamica il missile con cui l'esercito israeliano ha ucciso alcune centinaia di persone, si dice siano quasi 500, che, sfollate dalle loro case, pensavano di aver trovato un rifugio sicuro nel piazzale a ridosso dell'Al Ahli, l'ospedale battista di Gaza City.

Un'inchiesta giornalistica del canale televisivo britannico Channel 4, utilizzando materiale fotografico e sonoro dell'accaduto, smentisce quanto riportato da Israele a seguito delle seguenti valutazioni...

Nell'analisi audio condotta da un consorzio di ONG specializzate, si è arrivati alla conclusione che il suono udito in un video poco prima dell'esplosione non coincide con la traiettoria di un presunto razzo palestinese lanciato dal sud-ovest di Gaza, come sostiene l'Idf, bensì dal lato opposto, cioè dal territorio israeliano!

L'esercito israeliano ha rilasciato un documento audio di una conversazione tra presunti funzionari palestinesi che discuterebbero di un razzo mal lanciato, lo stesso che avrebbe causato l'esplosione nell'ospedale. A smentire la ricostruzione è intervenuto il gruppo investigativo Earshot che ha dichiarato che, in base ad un'analisi, l'audio è stato registrato su due canali separati e poi unito, in pratica un taglia e cuci, che in un qualsiasi tribunale lo classificherebbe prova non credibile.

Non convince neppure la tesi del missile, identificato da Israele come palestinese perché quelli israeliani creano dei crateri più grandi! Il gruppo di giornalismo investigativo Bellingcat ha identificato quello che sembrava essere il cratere dell'impatto dopo aver analizzato filmati e immagini. In un'analisi preliminare, il gruppo ha affermato che il terreno che circonda un lato del cratere mostrava un cono di cicatrici e vaiolature, coerenti con l'esplosione di una munizione in questo sito.

Marc Garlasco, consigliere militare del gruppo PAX Protection of Civilians, ha notato che il punto di impatto non sembra però essere coerente con le bombe da 500, 1.000 o 2.000 libbre usate da Israele.

I giornalisti di Channel 4 che hanno visitato il sito in seguito all'incidente hanno anche riferito di aver visto piccoli crateri compatibili con colpi di mortaio piuttosto che con missili. Gli edifici circostanti presentavano solo danni superficiali e nessun collasso strutturale. L'emittente ha affermato che "questo rende improbabile un attacco missilistico israeliano con detonazione terrestre, ma non esclude invece un'esplosione aerea che potrebbe causare gravi perdite di vite umane, ma produrrebbe molti meno danni strutturali".

I filmati esaminati dalla BBC, nel frattempo, hanno rivelato incongruenze nella ricostruzione degli eventi presentata mercoledì dal portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari:

"Il portavoce ha detto che il missile è stato sparato da un cimitero vicino... e c'è un cimitero vicino all'ospedale. Ma una mappa mostrata dal portavoce mostrava un sito di lancio più lontano, dove però non siamo riusciti a localizzare alcun cimitero", ha detto la rete britannica.