Riunione informale, questo martedì, dei club di Serie A sulla questione Super League. Come è andata? Benissimo... almeno secondo quanto riportato da  Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, che ha riassunto così l'andamento della riunione:

«Abbiamo affrontato tematiche varie in un clima di grande cordialità con degli intendimenti molto propositivi alla luce dell’analisi dello scenario del calcio italiano. La conclusione è estremamente positiva e conciliativa di tutti gli aspetti che potevano avere generato contrasti... Si traduce che il discorso Superlega è stato accantonato, archiviato e si guarda avanti, in un futuro sicuramente di grande difficoltà ma direi che tutti i partecipanti hanno espresso la volontà di mettersi a disposizione per poter trovare un modello di sostenibilità generale. Anche il costo del lavoro è una variabile che incide molto sui bilanci dei club».

Quello che era stato annunciato come un "redde rationem", quindi, si può dire che sia finito a tarallucci e vino... del tipo "abbiamo scherzato" anche se i club che hanno dato vita alla Super League hanno di fatto cercato di "ammazzare" la Serie A, così me laLiga e la Premier League.

A confermare tale conclusione il fatto che lo stesso Paolo Scaroni rimarrà consigliere di Lega che ha fatto sapere che le sue dimissioni da consigliere di Lega non sono state accettate e pertanto conserverà l'incarico.

Adesso, però, la Juventus dovrà affrontare lo scoglio Figc della prossima settimana, dopo che Gravina ha ricordato ieri, senza mezzi termini, che in base ai regolamenti la squadra di Andrea Agnelli non potrà iscriversi al prossimo campionato di Serie A, se non dimostrerà di aver  ufficialmente rinunciato al progetto Super League.

Nella riunione in programma lunedì 17 maggio, il Consiglio Federale ha all'ordine del giorno, tra gli altri, il tema delle Licenze Nazionali per la stagione 2021/2022.