«Ferma condanna e forte indignazione ha suscitato, in Italia e nel mondo, il barbaro attacco condotto da Hamas contro inermi cittadini israeliani lo scorso 7 ottobre 2023.A un anno di distanza, grande è la vicinanza e la solidarietà della Repubblica Italiana al popolo israeliano così ignobilmente colpito.Nel deplorare nuovamente quel brutale atto terroristico, partecipiamo con commozione al dolore delle famiglie delle vittime e rinnoviamo l’appello affinché le persone prese crudelmente in ostaggio con pratica disumana, vengano liberate e possano ricongiungersi ai loro familiari.  In questo anno gli effetti di quella tragedia si sono moltiplicati, investendo incolpevoli popolazioni dell’intera area, mentre si diffondono gravi e inaccettabili recrudescenze di sentimenti di antisemitismo, da condannare e contrastare con determinazione.L’Italia sostiene convintamente il diritto di Israele alla propria esistenza in pace e sicurezza e alla difesa dagli attacchi, nel rispetto del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario.È più che mai necessario giungere a un cessate il fuoco immediato per porre termine alla sequela di orrori che si sono susseguiti dal 7 ottobre dello scorso anno ad oggi e scongiurare l’allargamento del conflitto, prospettiva che gli accadimenti recentissimi rendono purtroppo vicina e concreta.Profonda è la preoccupazione per la condizione dei civili a Gaza, la cui popolazione ha patito indicibili lutti e sofferenze e ha diritto ad essere sottratta alle distruzioni e alla violenza della guerra.Occorre una definitiva soluzione negoziata tra Israele e Palestina che, con il concorso della comunità internazionale, preveda la creazione di due Stati sovrani e indipendenti. Ciò è indispensabile per garantire pace e sicurezza durevoli ai due popoli e all’intera regione, e per evitare che l’ostilità, l’avversione e il risentimento accumulatisi in questi mesi producano in tutto il Medio Oriente nuove e sempre più drammatiche esplosioni di violenza.È una responsabilità che, se compete, in primo luogo, a israeliani e palestinesi, deve vedere attivi tutti i popoli amanti della pace, affinché l’orrore del passato non si ripeta, provvedendo sin d’ora a stabilire i termini di un futuro di intesa tra tutti gli Stati della regione».

Questo è quanto ha avuto il coraggio di dichiarare domenica 6 ottobre il presidente Mattarella in occasione del primo anniversario degli "attacchi di Hamas contro cittadini di Israele".

La dichiarazione di Mattarella è "indecente".

È indecente non tanto perché deplora il "barbaro attacco ... terroristico" di "Hamas" ... dello "scorso 7 ottobre 2023" e neppure perché partecipa "con commozione al dolore delle famiglie delle vittime", ma perché la "sequela di orrori che si sono susseguiti dal 7 ottobre dello scorso anno ad oggi" e "la condizione dei civili a Gaza, la cui popolazione ha patito indicibili lutti e sofferenze e ha diritto ad essere sottratta alle distruzioni e alla violenza della guerra" per lui non hanno responsabili.

Nella sua indecente dichiarazione, Mattarella omette di dire che il genocidio di cui è vittima la popolazione di Gaza è stato perpetrato da Israele, dallo Stato ebraico di Israele, dal suo "morale" esercito. Mattarella, vigliaccamente, non lo ha detto. Forse pensa che gli "indicibili lutti" patiti dai gazawi siano responsabilità di un'alluvione, di un maremoto, di un terremoto? Non è così, quelle persone sono state trucidate dall'esercito israeliano su mandato del governo israeliano votato ed eletto dal popolo israeliano.

Non solo Mattarella dimentica di citare lo Stato di Israele come responsabile della crisi umanitaria in corso a Gaza, ma dimentica pure di citare l'entità dei crimini commessi: 42mila morti, 100mila feriti, migliaia di dispersi. E non cita il fatto che dei 42mila morti quasi 17mila sono minorenni, persino neonati... fatti a pezzi con bombardamenti indiscriminati che non hanno risparmiato NULLA, neppure gli ospedali!

E non dice che anche in Cisgiordania, il territorio palestinese che Israele chiama Giudea e Samaria, lo Stato ebraico sta ugualmente compiendo gli stessi crimini che sta compiendo a Gaza. E lo stesso sta accadendo in Libano.

Per Mattarella, la sicurezza di Israele, come è stato finora visto che in questi anni non ha detto nulla in proposito quando ha stretto la mano a Netanyahu e Herzog, evidentemente consiste nel poter continuare a rubare territorio, proprietà, futuro e vite al popolo palestinese.

Tutto questo è indecente e Mattarella deve vergognarsene, perché non rappresenta se stesso, ma l'Italia... anche quella che non si lascia abbindolare dalla fola dell'antisemitesmo, diffusa ad arte per mascherare i crimini dello Stato ebraico.

Pertini avrebbe detto ben altro!