Strategia e non solo. Così la Red Bull è riuscita a portare sul primo gradino del podio del Gran Premio del 70° anniversario che si è disputato a Silverstone - secondo appuntamento sulla pista inglese nel giro di una settimana - il proprio alfiere, Max Verstappen.

La scelta vincente della scuderia austriaca è stata quella fatta sabato, facendo qualificare il pilota olandese per la Q3 utilizzando le gomme bianche. Per regolamento, i piloti devono prendere il via con i pneumatici che sono stati utilizzati in Q2 per ottenere il miglior tempo e tentare il passaggio all'ultima sessione di qualifica, quella in cui si lotta per la pole.

Partendo con i pneumatici più duri, Verstappen ha potuto percorrere 26 giri, riuscendo a tenere il passo delle due Mercedes che lo precedevano in gara. Con questa scelta, la Red Bull aveva più possibilità rispetto alla Mercedes. Infatti, nel caso Verstappen avesse girato più lentamente avrebbe fatto un solo cambio gomme, mettendo nuovamente le bianche, ma, visto che il passo del loro pilota era identico a quello delle vetture tedesche, al box hanno deciso per la marcatura stretta.

Quindi, dopo aver montato le gomme gialle riuscendo a superare il pilota finlandese che lo precedeva alla testa della corsa solo dopo qualche curva, la Red Bull qualche giro dopo ha richiamato Verstappen di nuovo ai box ripetendo la stessa strategia della Mercedes che aveva appena fatto fermare Bottas per montargli le gomme bianche.

I due sono ritornati in pista mantenendo le posizioni precedenti, ma dietro Hamilton che così si è trovato in prima posizione, ma senza la garanzia di poter arrivare in fondo alla gara e tagliare per primo il traguardo. A dieci giri dalla fine, visto che i tempi degli altri gli avrebbero consentito al massimo di arrivare terzo, il pilota inglese si è fermato ai box montando un set di gomme gialle e ha provato la rimonta, andata a buon fine solo in parte. 

Infatti, Hamilton è riuscito a superare Bottas a poco più di una decina di km dal traguardo, ma si è dovuto accontentare della seconda piazza, perché il distacco da Verstappen era incolmabile.

La Mercedes, oggi, non è apparsa la macchina insuperabile vista venerdì e sabato. Probabilmente, la scuderia non ha ben valutato l'impatto delle nuove mescole fornite da Pirelli in rapporto agli equilibri della vettura - aerodinamica, assetto, motore - e le frecce d'argento (ora nere) sono state molto meno frecce del solito.

A sottolinearlo anche quella che possiamo definire l'incredibile prova di Leclerc che con la sua malridotta Ferrari, facendo solo un cambio gomme, si è ritrovato quarto, con un distacco di 29 secondi dal primo - non poteva essere altrimenti a causa dell'usura dei pneumatici - ma senza dimenticare che a tre quarti di gara girava con il passo dei primi, tanto da riuscire a far registrare il miglior tempo in pista.

Quinta l'altra Red Bull di Albon, seguita dalle due Racing point di Stroll e Hulkenberg (settimo solo perché è stato fermato ai box nel finale di gara per consentire il sorpasso al compagno di scuderia). Ocon (Renault), Norris (Mc Laren) e Kvyat (AlphaTauri) sono gli altri piloti che completano l'elenco dei primi dieci classificati.

Male Vettel, 12esimo al traguardo, dopo essere finito ultimo per un testa coda nei primi giri della corsa.

Dopo questa gara, Hamilton guida il mondiale con 107 punti, davanti a Verstappen con 77 e Bottas con 73, mentre Leclerc è quarto a 45.

Prossimo appuntamento tra sette giorni in Catalogna, sul circuito di Barcellona, dove si correrà il Gran Premio di Spagna, cui seguirà una pausa per riprendere il via a fine mese dal Belgio, sul circuito di Spa.