Dopo esseri riunito mercoledì 2 dicembre 2020 alle ore 22.05, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri n. 82 nella notte ha, tra l'altro, approvato le nuove disposizioni per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla pandemia.

Su proposta del premier Conte e del ministro della salute Speranza, è stato approvato un "decreto-legge che introduce modificazioni urgenti della legislazione emergenziale per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19" (anche se in realtà la Covid è la malattia provocata dal virus SARS-CoV-2).

Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni.Inoltre, si stabilisce che:dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.

A tempo di record, il decreto emanato nella notte è già stato firmato da Mattarella e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Nelle prossime ore è atteso il nuovo dpcm, che entrerà nel dettaglio delle restrizioni (quello firmato da Conte il 3 novembre non sarà più in vigore dopo la mezzanotte).


Quali saranno, secondo le solite anticipazioni, le misure che saranno elencate nel nuovo dpcm le cui linee guida devono ispirarsi al nuovo decreto?

Eccole di seguito.

Coprifuoco rafforzato a Capodanno, dalle 22 alle 7 del mattino, 2 ore in più rispetto a quello previsto. 

I ristoranti potranno essere aperti per il pranzo di Natale e Capodanno, ma la ristorazione negli alberghi (così come in altre strutture ricettive) la sera dell’ultimo dell’anno potrà essere effettuato solo tramite servizio in camera. Rimangono immutate le direttive sulla ristorazione per i servizi di asporto e consegna a domicilio.

Scuola superiore in presenza sarà previsto per almeno il 50% della popolazione studentesca (delle scuole superiori) a partire dal 7 gennaio. 

Dal 4 dicembre al 6 gennaio il limite massimo per l'orario di chiusura dei negozi sarà alle 21. 

Gli impianti sciistici rimarranno chiusi per gli sciatori amatoriali fino alla Befana e riapriranno solo dal 7 gennaio, ma subordinatamente all’adozione di apposite linee guida indicate da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, in modo da evitare aggregazioni e assembramenti.

Sospese le crociere di Natale e Capodanno e dal 20 dicembre fino al 6 gennaio alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera sarà vietato fare ingresso nei porti italiani, anche in caso di "sosta inoperosa".