E così si è materializzato quello che era già nell'aria... dalle amministrative è saltato fuori che a furia di dargli del fascista, Salvini si è rafforzato.
La sinistra ha così definitivamente sancito la sua scomparsa, perdendo anche le tradizionali roccaforti rosse.
Invece che capire (e cercare di gestire) il fenomeno e la presa che questo esercita su quella che è ormai la maggioranza degli italiani, si è preferita la demonizzazione e questo, piaccia o no, è il risultato, senza nemmeno accorgersi che l'applicazione di etichette è apparsa per quello che è, e cioè un'assoluta mancanza di idee atte a fornire una valida alternativa al montante salvinismo.
Adesso che Salvini può contare sul responso delle urne - anche se non tutte sicuramente un campione rappresentativo - è chiaro che si è rafforzata in lui la convinzione di aver imbroccato la strada giusta, il che porterà ad un ulteriore irrigidimento nella gestione dell'immigrazione.
Sul programma Lega M5S ci sono stati e ci sono parecchi dubbi inerenti soprattutto le coperture finanziarie necessarie alla realizzazione delle promesse elettorali, ma sull'immigrazione pare che siano ormai pochi gli italiani rimasti ancora dubbiosi o contrari alla linea intrapresa.
Aggiungiamoci poi che a livello europeo questo governo è riuscito a far accantonare programmi di gestione dell'immigrazione stilati senza la partecipazione dell'Italia e il quadro è completo.
Quindi ora i migranti si dovranno attendere periodi di soggiorno in mare più lunghi del passato e dall'esito assolutamente incerto ma si potranno consolare dando del fascista a Salvini!