La Lega degli Stati Arabi ha invitato tutti i paesi e le organizzazioni internazionali e regionali, compreso il Consiglio di Sicurezza, ad adottare misure e sanzioni che obblighino Israele (la potenza occupante) ad attuare tutte le misure temporanee contenute nell'ordine della Corte Internazionale di Giustizia e di porre immediatamente fine alle sue aggressioni e ai suoi crimini contro il popolo palestinese.
È quanto emerge da una dichiarazione rilasciata dalla sessione straordinaria tenutasi oggi, domenica, domenica, sotto la presidenza del Marocco, dal Consiglio dei delegati permanenti della Lega Araba, presso la sede del Segretariato Generale al Cairo.
Il Consiglio della Lega Araba ha accolto con favore l'iniziativa dell'Algeria, in qualità di membro arabo del Consiglio di Sicurezza, che ha chiesto di convocare una sessione in relazione all'adozione da parte di Israele delle misure necessarie per attivare l'ordine della Corte.
Il Consiglio della Lega Araba ha poi ricordato che il sostegno a Israele di qualsiasi paese o partito nel commettere crimini contro il popolo palestinese, sia attraverso la partecipazione dei suoi cittadini all'aggressione militare, sia attraverso la fornitura o l'esportazione di armi e munizioni, sia attraverso la complicità negli sfollamenti forzati, farà sì che il Paese o la parte interessata diventino automaticamente complici di Israele e responsabili degli stessi reati per i quali lo Stato ebraico è sotto accusa presso la CIG.
Il Consiglio della Lega Araba ha condannato anche le dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu successive alla decisione della Corte, e la sua insistenza sulla descrizione fuorviante e falsa dei crimini commessi da Israele contro i palestinesi. La realtà nella Striscia di Gaza dalla pubblicazione dell'ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia conferma che non vi è alcun cambiamento nelle politiche aggressive di Israele che continua a prendere di mira i civili e a impedire l'ingresso di adeguati aiuti umanitari, in palese disprezzo per le misure temporanee che il tribunale ha ordinato di attuare.
Nella sua dichiarazione, il Consiglio della Lega degli Stati Arabi ha condannato l'aggressione israeliana contro scuole, istituzioni, sedi centrali e dipendenti dell'UNRWA nella Striscia di Gaza, che ha portato al martirio di 152 dipendenti dell'agenzia, al ferimento di centinaia di loro, e la distruzione di molti dei suoi quartieri generali e istituzioni, compresi quelli che ospitano migliaia di civili che l'esercito di occupazione israeliano li ha sfollati con la forza dalle loro case e dai quartieri residenziali.
Ha inoltre respinto le sistematiche campagne israeliane contro l'UNRWA, incluso il palese incitamento contro di essa, con l'intenzione di continuare la serie di attacchi contro l'agenzia con l'obiettivo di indebolirla e porre fine al suo ruolo.
Ha sottolineato che il finanziamento dell'UNRWA è una responsabilità condivisa della comunità internazionale, e la Lega araba si è rifiutata di fermare o ridurre i finanziamenti all'UNRWA, invitando i paesi che recentemente lo hanno annunciato a riconsiderare le loro posizioni, sottolineando che l'agenzia svolge un ruolo vitale nel soddisfare le esigenze umanitarie, educative e sanitarie del popolo palestinese, poiché è un partner importante negli sforzi congiunti per promuovere la giustizia e raggiungere la stabilità nella regione, e deve rafforzare il sostegno da parte degli Stati membri e dei donatori internazionali, per consentirgli di continuare il suo lavoro nel migliorare le condizioni di vita dei rifugiati palestinesi.