"Tutte le azioni che mettono a rischio la fragile cessazione delle ostilità devono cessare. Israele e Libano hanno ribadito l'impegno alla piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza. Per affrontare le questioni in sospeso, entrambe le parti sono invitate a utilizzare il meccanismo di recente istituzione, come concordato nell'intesa. L'UNIFIL continua a sollecitare il ritiro tempestivo delle Forze di difesa israeliane e lo spiegamento delle Forze armate libanesi nel Libano meridionale, nonché la piena attuazione della risoluzione 1701 come percorso globale verso la pace.L'UNIFIL sta lavorando a stretto contatto con le Forze armate libanesi per accelerare gli sforzi di reclutamento e ridistribuire le truppe a sud. La missione è pronta a svolgere il suo ruolo nel supportare entrambi i paesi affinché rispettino i loro obblighi e monitorino i progressi. Ciò include garantire che l'area a sud del fiume Litani sia libera da personale armato, beni o armi diversi da quelli del governo del Libano e dell'UNIFIL, nonché il rispetto della Blue Line.C'è preoccupazione per la continua distruzione da parte dell'IDF di aree residenziali, terreni agricoli e reti stradali nel Libano meridionale. Ciò viola la risoluzione 1701.Le forze di peacekeeping continueranno a svolgere i compiti loro assegnati, tra cui il monitoraggio e la segnalazione al Consiglio di sicurezza di tutte le violazioni della risoluzione 1701".

Nonostante la diplomazia nel redigerlo, nel comunicato Unifil sopra riportato, diffuso il 26 dicembre, si riassume in maniera evidente ciò che sta accadendo nel sud del Libano.

In base all'accordo che ha portato al cessate il fuoco, i mujahidin di Hezbollah avrebbero dovuto ritirarsi dal sud del Libano e il territorio da loro occupato avrebbe dovuto finire sotto il controllo dell'esercito regolare libanese.

Che cosa è avvenuto, invece? Che mentre Hezbollah ha ritirato i suoi uomini dal sud del Libano, l'esercito israeliano ha iniziato a bombardare e radere al suolo il territorio rimasto privo di protezione, impedendo all'esercito libanese di schierarsi.

Che cosa sta facendo Israele? Sta creando una terra di nessuno desertificando il sud del Libano come ha fatto con Gaza per creare una zona cuscinetto inabitata e inabitabile, lungo la linea di confine con il nord di Israele.

Questo era l'accordo concordato dall'inviato di Biden, Amos Hockstein? Ovviamente no, ma questo è ciò che sta accadendo.

Lo Stato ebraico sta facendo terra bruciata del sud del Libano, approfittando che nessuno - né dal punto di vista militare, né da quello diplomatico - sta contestando e contrastando gli ennesimi crimini di guerra commessi dalle sue forze di difesa.

L'Unifil non ha alcun mandato per impedire a Israele di mettere in atto il proprio piano criminale. Gli Stati Uniti invece appoggiano Israele, l'Europa fa finta di non vedere e di non accorgersi di quanto sta accadendo. Inutile ricordare che l'esercito libanese non è in grado di fare alcunché, perché è da considerarsi tale solo perché chi ne fa parte ha perlomeno delle divise da indossare, mentre anche solo sull'attrezzatura minima a corredo e in possesso dei singoli soldati c'è da avere più di un dubbio.

E in una situazione del genere, fin quando Hezbollah potrà continuare ad osservare il cessate il fuoco? E nel caso decidesse - come sta iniziando ad ipotizzare - di riprendere il conflitto, scommettiamo che "l'accorta" stampa occidentale riporterà le accuse "dell'accorta" diplomazia occidentale nell'incolpare Hezbollah di non aver rispettato il cessate il fuoco nel sud del Libano? 




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