“Dopo l’importante giudizio del 21 febbraio 2022 e il ricorso gerarchico trasmesso all’Amministrazione e l’INPS il 20 luglio 2022, il 12 settembre 2022 è stato depositato il ricorso, al TAR del LAZIO da parte del Responsabile Legale del CTS di ANPPE VVF Avvocato Angelo Vittorio Antonio GIUNTA Patrocinante in Cassazione e dinanzi le giurisdizioni superiori – specializzato in diritto amministrativo e amministrativo militare ed in particolare per i Vigili del Fuoco, per censurare rispettivamente l’operato della Pubblica Amministrazione (Ministero ed INPS) la quale per il personale in servizio ha espresso diniego in riferimento al calcolo del TFS con inclusione dei sei scatti stipendiali in tempo reale” così Fernando Cordella Presidente del Sindacato ANPPE Vigili del Fuoco
Nel ricorso, dove si tratta sia del personale in servizio e di imminente quiescenza si evince – dice Cordella - “che quanto espresso dalla norma di legge 30 dicembre 2021 è costituzionalmente illegittimo in quanto con i principi costituzionali di cui artt.3, 36, 97 Cost. Difatti, non comporterebbe l’erogazione immediata dei sei scatti stipendiali, a differenza di quanto indicato nell’art.6-bis del D.L. n.387 del 1987, che riguarda esclusivamente il Personale della Polizia di Stato; Oltretutto, lede i diritti soggettivi dei ricorrenti posti in stato di quiescenza, ovvero sia gli interessi legittimi pretensivi dei ricorrenti, nel caso de quo del ricorrente, palesando un eccesso di potere e disparità di trattamento nei confronti di coloro che sono in servizio e al momento del trattamento di quiescenza non percepiranno i sei scatti stipendiali, a differenza di coloro i quali entreranno in quiescenza a decorrere dal 2028, i quali godranno in tempo reale i sei scatti stipendiali, al termine del trattamento fine servizio”.
Inoltre nel ricorso si legge dove si tratta il personale in quiescenza il “riconoscimento dei sei scatti stipendiali in seno al trattamento di fine servizio e in tempo reale, ovvero sia tutti e sei, con applicazione retroattiva ai cinque anni dal momento della presentazione dell’istanza stragiudiziale di ricalcolo, oltre gli arretrati e gli interessi maturati fino all’effettivo soddisfo”.
Sulla falsariga della ordinanza (N.06223 del 2022 del 17/05/2022) - continua Cordella - i ricorrenti, sia in servizio che in quiescenza, nel ricorso, sollevano dinanzi al giudice a quo la questione dei legittimità costituzionale, per l’art.98 della legge 30 dicembre 2021.
“Nei prossimi giorni con l’Avvocato Giunta informeremo tutti i Vigili del Fuoco d’Italia e ci recheremo in tutte le grandi città a partire da Palermo. Il nostro compito – conclude Cordella - è depositare in ogni TAR Regionale il ricorso per il riconoscimento dei sei scatti stipendiali ai sensi dell’art.1, comma 98 della legge 30 dicembre 2021 in tempo reale, in modo che anche la nuova Politica si accorga della discriminazione avvenuta nella passata legislatura e intervenga con un intervento immediato correttivo”.