In una nota resa pubblica questo mercoledì, il Movimento Italiano Genitori (Moige), l’organizzazione che agisce per la protezione e la sicurezza di bambini e adolescenti, dichiara che "Facebook continua a non rispettare la privacy dei minori".

Tutto nasce dalla notizia del presunto adeguamento di Facebook alle nuove normative sulla privacy. Però, tale adeguamento sarebbe in contrasto con la legge italiana ed i diritti dei genitori.

Che cosa chiede il Moige? Che i genitori esprimano il consenso esplicito per l’iscrizione ai social dei propri figli, nel caso in cui questi siano minorenni!

Pertanto, per il Movimento Italiano Genitori è "inaccettabile che si consenta l’iscrizione e quindi la sottoscrizione di un contratto tra un social ed un minorenne tra i 13 e i 16 anni senza il consenso formale dei genitori", un aspetto "in piena violazione delle norme italiane a tutela dei minori che vietano loro di sottoscrivere contratti".

Tale posizione è stata espressa da Antonio Affinita, direttore generale del Moige - Movimento Italiano Genitori.

Nel caso in cui le autorità competenti dovessero dar seguito a tale richiesta, almeno qui in Italia, sarebbe interessante capire come poi dovrebbero normare l'accesso ad Internet da parte dei minori, dato che il problema posto riguarderebbe gran parte delle app e dei siti web disponibili in rete.

E non bisogna dimenticare, ma forse al Moige ancora non lo hanno scoperto, che esistono anche funzionità e software per limitare e controllare l'accesso ad Internet. Perché non iniziare da lì prima di scomodare le istituzioni?