Cecilia Sala torna a casa! Dopo oltre venti giorni di detenzione in Iran, la giornalista Cecilia Sala è finalmente libera e sta tornando in Italia. Il volo che la riporterà a casa è decollato questa mattina da Teheran, come confermato da una nota ufficiale di Palazzo Chigi. "Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia", si legge nel comunicato del governo.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso soddisfazione per l’esito positivo della vicenda e ha voluto ringraziare personalmente tutti coloro che si sono impegnati per il rilascio della reporter. "Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa", conclude la nota ufficiale.

Cecilia Sala, giornalista nota per il suo lavoro su temi internazionali, era stata arrestata il 19 dicembre scorso con l’accusa di presunte violazioni della legge islamica. Nonostante il grave provvedimento, non erano mai state formalizzate accuse specifiche contro di lei. Durante la sua detenzione, Sala è stata trattenuta nella prigione di Evin, un centro di massima sicurezza a Teheran, spesso al centro delle cronache per le dure condizioni a cui sono sottoposti i detenuti.

La liberazione della giornalista è giunta in un momento di particolare tensione diplomatica tra Italia e Iran. Il caso di Sala era stato infatti accostato a quello di Mohammad Abedini Najafabadi, un ingegnere iraniano arrestato in Italia il 16 dicembre scorso su richiesta delle autorità statunitensi, che ne chiedevano l’estradizione. Sebbene non vi siano conferme ufficiali, alcuni osservatori avevano ipotizzato un legame tra i due casi, con l’arresto di Sala visto come una possibile forma di pressione da parte di Teheran.

Il ritorno di Cecilia Sala rappresenta il frutto di un delicato e intenso lavoro diplomatico ed un eccezionale lavoro svolto in prima persona dal premier Giorgia Meloni. La Farnesina, insieme ai servizi di intelligence italiani, ha condotto trattative a porte chiuse per settimane, in un contesto reso particolarmente complesso dalle recenti proteste in Iran e dalla crescente pressione internazionale sul regime di Teheran.

La prigionia di Sala aveva scosso l’opinione pubblica italiana, con manifestazioni di solidarietà da parte di colleghi giornalisti, attivisti per i diritti umani e cittadini comuni. Il suo rilascio è stato accolto con gioia e sollievo, e rappresenta una vittoria diplomatica per l’Italia.

Ora Cecilia Sala potrà finalmente riabbracciare la famiglia e i colleghi, lasciandosi alle spalle giorni di isolamento e incertezza. Rimane, tuttavia, il dibattito su quanto accaduto e sulle implicazioni per la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti che operano in contesti internazionali ad alto rischio.

Nel frattempo, il governo italiano ha confermato il proprio impegno per la tutela dei cittadini all’estero, sottolineando l’importanza di mantenere alta l’attenzione su simili vicende. "Non lasceremo mai soli i nostri connazionali", ha dichiarato il ministro degli Esteri, ribadendo il sostegno a chi si trova in situazioni di difficoltà in contesti internazionali complessi.

Cecilia Sala è finalmente libera. La sua storia ricorda quanto il giornalismo, soprattutto nei contesti più difficili, sia una professione essenziale, ma non senza rischi.