Di seguito le parole del sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, in relazione al dpdm Conte del 24 ottobre:

“Viviamo un momento complicato e spaventoso del nostro Paese. Individuare vie d’uscita è complesso. A noi rappresentanti istituzionali, tutti, ai diversi livelli, tocca dimostrare la capacità di guidare le nostre comunità in questa strada impervia. Siamo davanti a una situazione straordinaria che necessita di una risposta straordinaria. Una risposta che sia innanzitutto di esempio per i cittadini. Le istituzioni e la politica siano all’altezza del loro ruolo, come ci ha ricordato oggi il presidente Mattarella. Lealtà, collaborazione istituzionale e unità sono le parole chiave che ci devono guidare in questo cammino. Noi sindaci siamo pronti a fare la nostra parte.In queste ore, consapevoli di essere nel pieno di una emergenza che necessita di risposte straordinarie, tutte le istituzioni hanno un dovere: essere istituzioni e assumersi la responsabilità delle decisioni e delle azioni. Con l’obiettivo della tenuta del Paese. Ma l’unico modo perché la risposta straordinaria funzioni è saldare un patto tra Stato e cittadini. Ai sacrifici chiesti alla popolazione, devono corrispondere certezze da parte dello Stato: ristoro concreto e immediato a chi chiude senza lungaggini burocratiche. All’impegno dello Stato deve corrispondere il senso di responsabilità dei cittadini: rispettare le regole e limitare i contatti per contribuire a frenare il contagio. Nelle prossime settimane rischiamo di assistere ad un ampliamento della frattura sociale di cui già si intravedono le prime avvisaglie. Oggi abbiamo più paura del futuro che del virus. I sindaci ne tengono conto e faranno tutto quanto è possibile per mantenere unite le comunità e per spegnere possibili reazioni violente a una situazione tanto difficile. Ma si aspettano che lo Stato faccia seguire alle promesse azioni concrete e tempestive: ristori immediati e automatici a fondo perduto, cassa integrazione e riduzione di imposte e affitti per le categorie colpite dalle restrizioni”.