Xabi Alonso non si fida dell’Inter: “E’ una delle più forti in Europa…”
Nella conferenza stampa di presentazione di Bayer Leverkusen-Inter, l’allenatore dei tedeschi Xabi Alonso ha solo parole al miele per i nerazzurri e il collega Simone Inzaghi. “È una delle squadre più forti in Europa, speriamo di essere pronti – ha spiegato lo spagnolo – L’Inter è una squadra vincente che gioca benissimo. Hanno le idee chiare e sanno cosa fare durante la partita, allenata da un allenatore top. Due anni fa sono arrivati in finale, impariamo molto guardandoli”. Nessun dubbio su quale sia l’obiettivo del Bayer: “Vogliamo qualificarci per le prime 8, abbiamo tutto per farcela”.
Xabi Alonso spera di recuperare Patrick Schick. “Si sta avvicinando alla forma migliore, si sente meglio. Domattina verificheremo se sarà in condizione per poter giocare dall’inizio o a gara in corso magari”.
Il Bayer ha perso solo tre delle ultime 75 partite. “Non diciamolo a voce alta – scherza Xabi Alonso -. Però dice tanto di questo club e di questa squadra, penso che siamo migliorati tanto e penso che vogliamo giocare sempre per vincere. Ci proveremo in tutti i modi anche domani, vogliamo qualificarci tra le prime otto e il nostro obiettivo è quello di provare a vincere in ogni competizione. Domani ci aspetta un’altra grande partita”.
Osservato speciale il grande ex Hakan Calhanoglu. “Non pensiamo ai singoli, ma di sicuro è un giocatore che ha un grande impatto sul gioco. Ricordo quando giocava qui, era un 10: il suo gioco è cambiato molto nel corso del tempo. È un giocatore chiave per loro, come Kimmich lo è per il Bayern Monaco”.
Sulla possibilità di allenare in Italia. “Non chiudo nessuna porta per quanto riguarda il futuro. Però, al momento, il mio focus è tutto sul Bayer Leverkusen”.
Bonucci, la lite con Allegri non è ancora finita: “Mi insultò, ci sono i filmati…”
Leonardo Bonucci, ai microfoni di Prime Video, racconta la sua versione del furioso litigio con Massimiliano Allegri avvenuto al termine di un Juventus-Palermo del 2017. Al termine di quella stagione, l’ex difensore sarebbe poi passato al Milan per una stagione prima di far ritorno a Torino. “Marchisio rientra dal crociato e al 60’ era morto, gli faccio: Claudio fatti cambiare – ha spiegato –. Lui non voleva, io faccio segno ad Allegri: cambia l’8 perché è morto. Dopo 5 minuti cambia Sturaro con Rincon e io gli faccio gesti e lui mi mandò a f*****o: “Pensa a fare il giocatore”, mi disse anche sei un c*****e, una roba del genere, ci sono i filmati”.
Al triplice fischio, nello spogliatoio si scatena l’inferno. “A fine partita rientro, mi trovo Landucci che prova a fermarmi e io lo sbatto contro la porta entrando di corsa nello spogliatoio – ha aggiunto Bonucci –. Ci siamo attaccati finché non ci hanno diviso. Poi sono andato da lui a dirgli: non hai capito cosa volevo dire. Si è riscaldato di nuovo col veleno che aveva, mi hanno riportato fuori e lì è finita”.
Finita la rissa, ma anche incrinato il suo rapporto con la Juventus. “Lui mi voleva fuori rosa, poi c’è stata la mediazione della dirigenza. Ho saltato il Porto e poi ho ricominciato a giocare, ma lì ormai si era rotto qualcosa. Nel tentativo di mediazione mi dicono che sono importante e il mister è in scadenza, ma prima della finale di Cardiff rinnovano il contratto ad Allegri. Che per carità era anche giusto”.
Alla fine esce fuori che “ho fatto casino nello spogliatoio di Cardiff. Allora chiamo il direttore e gli dico: “Sono un patrimonio della società, non credi sia il caso di smentire visto che non è successo nulla?” e lui mi dice: “Noi non dobbiamo dire niente”. Qualcosa si è rotto e il 20 luglio 2017 il trasferimento shock al Milan per 42 milioni di euro: una stagione travagliata e poi il ritorno alla Juventus che nel frattempo acquista anche Cristiano Ronaldo per dare l’assalto (vano) alla Champions League.
Castori riparte dal Sudtirol: “Società seria, la squadra deve correre…”
“L’approccio è stato estremamente positivo. Ho trovato una società molto seria, con una struttura morale e mentale non da poco. È una realtà di quelle che piacciono a me, in cui sono abituato a lavorare”. Il neo tecnico del SudTirol Fabrizio Castori esordisce così in conferenza stampa presentandosi alla nuova realtà dove andrà a prendere il posto che fu di Valente prima e Zaffaroni poi: “È un modello virtuoso da seguire, un club capace di distinguersi per la capacità di perseguire i propri obiettivi con risorse normali, non eccessive, in cui si valutano soprattutto le capacità e le idee e le motivazioni dei giocatori. – prosegue Castori come riporta il sito del club altoatesino – Non sono un soggetto facilmente impressionabile, quindi se sono stato chiamato è per cercare di risolvere dei problemi. Sono un allenatore con una identità precisa, sono anni che alleno e mi porto appresso il mio bagaglio di metodologia e la mia mentalità, che hanno portato frutti e che ho sempre cercato di adattare, tenendo comunque fermi alcuni principi. La squadra deve correre, attaccare, giocano in verticale, in profondità”.
Spazio poi al campionato cadetto e alla sua idea di gioco: “La Serie B la seguo completamente, da sempre, perché è il mio campionato, è la mia dimensione. Il compito del SüdTirol è quello di ritrovare quanto prima la mentalità di squadra tosta, come quella che incontrato negli anni scorsi. Una squadra compatta, tenace, tipica della serie B, che fa della lotta e della potenza la sua peculiarità. – prosegue Castori – Penso che questa squadra possa giocare con tre difensori, cinque centrocampisti e due attaccanti, che potrebbero essere supportati da una mezza punta o da un giocatore di squilibro, che può essere una mezzala, un centrocampista. A me non piace il calcio difensivo, non fa per me. È chiaro che devi essere equilibrato, o ti devi difendere quando l’avversario è più bravo di te. A me piace la verticalizzazione, non partire dal basso, la porta di riferimento è quella di fronte, non quella alle spalle”.
Juventus, febbre alta pre City: alla Continassa c’è John Elkann
C’era anche John Elkann questa mattina alla Continassa per assistere all’allenamento della Juventus a due giorni dalla sfida di Champions League contro il Manchester City. Elkann ha incontrato al Training Center Maurizio Scanavino, Cristiano Giuntoli e Thiago Motta per mostrare vicinanza alla squadra in vista del big match europeo.
Ferrari: “Fiorentina, che dedica per Bove. E Cataldi mi ha emozionato”
Il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari ha parlato al suo arrivo a Milano per l’Assemblea di Lega odierna. Il dirigente gigliato inizia con un commento rivolto al grandissimo campionato che sta facendo fin qui la squadra di Palladino, con un pensiero però sempre rivolto verso Edoardo Bove:
E’ sorpreso di questa straordinario avvio di stagione?
“Sorpreso no, ma sta andando bene e siamo contenti. Ora però abbiamo tutti cuore e pensiero ad Edoardo, il campionato viene dopo. Novità? Deve fare ancora accertamenti questa settimana, poi sapremo tutto meglio”.
Dopo il successo contro il Cagliari, l’ottavo consecutivo dei viola in campionato che eguagliano così un record che durava dal 1960, il tecnico Raffaele Palladino aveva così commentato: “Venivamo da una settimana particolare, è una vittoria molto importante di un grande gruppo che ha reagito al bruciore della Coppa Italia. Oggi nel primo tempo siamo stati davvero molto bravi, abbiamo fatto la partita che dovevamo e siamo passati in vantaggio. Il rammarico è stato non chiuderla già lì. Nel secondo più per demeriti nostri che meriti del Cagliari abbiamo sbagliato tanto. Dedichiamo la vittoria a Bove, c’è anche lo scherzo del destino del gol del suo amico Cataldi. E la dedica mi ha emozionato”.
Brescia, Maran verso l’esonero. Cellino si affida a Bisoli
Come una doccia gelata, al 98′ minuto è arrivato il goal del 2-1 del Catanzaro, che ha sancito la sconfitta per il Brescia nella giornata di domenica 8 dicembre. Quarta partita di fila senza successo per Borrelli e compagni, attualmente alla decima posizione in classifica, a soli tre punti dalla zona retrocessione. E a Cellino, l’insuccesso in trasferta non è andato giù: a niente è servito il tentativo del ds Castagnini di riportare il sereno nella notte. Rolando Maran verrà esonerato e, al suo posto, verrà scelto Pierpaolo Bisoli.
Non sarà più sulla panchina del Brescia il futuro di Rolando Maran, allenatore del Brescia. Fatale la sconfitta subita contro il Catanzaro, che ha portato il presidente Cellino ad agire. Al suo posto dovrebbe arrivare Pierpaolo Bisoli, papà del capitano della squadra Dimitri Bisoli, che il presidente Cellino aveva già avuto come giocatore a Cagliari il ds Castagnini sulla panchina a Salerno.
L’allenatore, esonerato a inizio novembre dal Modena, potrà prendere la guida del Brescia grazie alla modifica all’accordo collettivo deciso dalla Lega Serie B. Documento che ha sancito la possibilità per gli allenatori esonerati prima del 20 dicembre di poter essere ritesserati all’interno della stessa stagione sportiva.